2010-01-07 15:14:13

Il Consiglio indigenista missionario del Brasile in difesa dei nativi dell'Amazzonia


Timore per le “persecuzioni” alle quali sono sottoposte molte popolazioni native dell’Amazzonia è stata espressa in una lettera aperta al presidente Luiz Inacio Lula da Silva dal Consiglio indigenista missionario (Cimi), un’organizzazione cattolica che si batte in Brasile per la difesa dei diritti umani. “Manifestiamo la nostra profonda inquietudine – si afferma nel documento ripreso dall'agenzia Misna – per le condizioni di sopravvivenza critiche delle popolazioni indigene isolate o di quelle entrate di recente in contatto con i bianchi, in particolare nello stato di Rondonia”. Nella lettera si ricorda un caso emblematico avvenuto alla fine del 2009 in questa zona del Brasile occidentale, confinante con la Bolivia. “Nello stato di Rondonia – scrive il Cimi – è stato di recente assassinato da un sicario l’ultimo superstite di un popolo massacrato”. Nel documento si evidenzia il rischio costituito per alcuni dei 67 gruppi di indigeni “senza contatto” che ancora abitano il Brasile dalla costruzione in Amazzonia delle dighe previste dal “Programma di accelerazione della crescita” (Pac) del governo di Lula. Secondo il Cimi, molti nativi “continuano a essere vittime dell’avanzata delle coltivazioni e della deforestazione”. (R.P.)







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