Somalia: l'Onu sospende la distribuzione degli aiuti per mancanza di sicurezza
Il Programma Alimentare Mondiale (Pam) ha sospeso la distribuzione di aiuti nel Sud
del Paese “a causa del numero crescente di minacce e i continui attacchi contro il
personale umanitario” da parte dei gruppi armati che si contendono il controllo del
territorio. Lo ha reso noto l’organizzazione - ripresa dall'agenzia Misna - definendo
la decisione “una misura temporanea” che non ostacolerà il lavoro dei restanti uffici
nelle altre zone della Somalia. La sospensione della distribuzione, ha precisato Greg
Barrow, portavoce del Pam, “colpirà in vario modo circa un milione di persone” nel
Sud, sopravvissute finora anche grazie agli aiuti umanitari delle Nazioni Unite. “I
recenti attacchi, le minacce, le aggressioni e le richieste di pagamento da parte
dei gruppi armati stanno di fatto impedendo al Pam di raggiungere la popolazione civile
in difficoltà” afferma l’organizzazione in un comunicato, dicendosi “seriamente preoccupata
per le crescenti sofferenze dei più vulnerabili, a causa di attacchi e violenze senza
precedenti”. Malgrado la sospensione nelle località meridionali di Wajid, Buale, Garbahare,
Afmadow Jili e Beledweyne, il Pam continuerà ad operare nel resto del paese fornendo
assistenza a circa un milione e 800.000 persone. Secondo l’Onu sono circa 3,2 milioni
(su una popolazione di 8 milioni) i somali che necessitano di assistenza umanitaria.
A testimoniare il clima di insicurezza che pervade la Somalia, i combattimenti verificatisi
questa mattina a Mogadiscio in cui sono morte tre persone e altre 13 sono state ferite.
(R.P.)