L’estremo saluto dei fedeli al cardinale irlandese Daly e al porporato giapponese
Shirayanagi
Una figura “profetica” e “innovatrice” in un “tempo di grandi cambiamenti nella storia”
dell’Irlanda: il cardinale Sean Brady, arcivescovo di Armagh, ha ricordato così il
cardinale Cahal Brendan Daly, nella Santa Messa esequiale di stamani nella Cattedrale
di St. Patrick di Armagh. Il Legato Pontificio ha ricordato l’impegno del cardinale
Daly - spentosi il 31 dicembre a Belfast all’età di 92 anni - in favore della pace
e della riconciliazione nell’Irlanda del Nord. Tuttavia, ha detto il cardinale Brady
nell’omelia, la sua missione non può essere limitata “agli aspetti sociali e politici
del suo lavoro”. Il cardinale Daly, ha detto, “è stato soprattutto un uomo di fede,
un uomo di preghiera, un uomo di Dio”. Ed ha inoltre ricordato l’impegno sul fronte
dell’ecumenismo del suo predecessore alla guida dell’arcidiocesi di Armagh. D’altro
canto, il porporato non ha mancato di fare riferimento agli abusi sessuali perpetrati
su minori da religiosi irlandesi, emersi recentemente. “La Chiesa cattolica – ha detto
– si confronta ora con un momento cruciale della sua storia”. Ed ha sottolineato che
“l’unico modo per un autentico rinnovamento consiste nell’umile servizio al popolo
di Dio” e nell’assicurare che i bambini siano “al sicuro in ogni ambiente della Chiesa”.
Sempre oggi, si sono svolti a Tokyo anche i funerali del cardinale Peter Seiichi Shirayanagi,
arcivescovo emerito della capitale nipponica, spentosi il 30 dicembre per infermità
cardiaca all’età di 81 anni. La Santa Messa esequiale è stata celebrata nella Cattedrale
della Beata Vergine Maria della capitale giapponese. (A.G.)