2010-01-04 15:43:02

Argentina. Mons. Casaretto: continuare a combattere la povertà


Mons. Jorge Casaretto, vescovo di San Isidro in Argentina e responsabile episcopale della pastorale sociale valuta positivamente il varo di alcune misure in favore dell’infanzia colpita dalla povertà e dall’esclusione, ma ritiene che occorra “più dialogo” per accentuare “politiche pubbliche contro l’emarginazione sociale”. Lo stesso programma in favore dei bambini poveri a suo avviso deve essere allargato e integrato alle nuove politiche educazionali che, mons. Casaretto auspica possano raggiungere il maggior numero possibile di giovani. In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Nacion”, il vescovo argentino ricorda come il contributo dato all’elaborazione dei provvedimenti in favore dell’infanzia, giunga sia da parte della Commissione Giustizia e pace sia dalla medesima Pastorale sociale dell’episcopato argentino. Riflettendo sulla grande questione dell’esclusione sociale, in buona parte determinata dalla povertà, mons. Casaretto sottolinea la gravità delle sue “diverse forme così come le dinamiche che la innescano”. “Quando un ragazzo finisce nel mondo della droga, spiega il presule, passa facilmente a quello della violenza e qui si gioca la propria vita poiché di essa e di quella degli altri non ha nessuna considerazione. Perde il senso dell’esistenza. In ciò si manifesta il suo problema affettivo e spirituale che richiama la nostra massima attenzione. Dunque la povertà è un problema integrale e non riguarda solo la mancanza di certi beni seppure necessari, ma la persona umana nella sua integrità. Ricordando che le nuove misure nell’ambito dell’educazione verranno applicate a 900mila giovani che non studiano e non lavorano, mons. Casaretto ha sottolineato l’importanza di pensare ad estendere questi provvedimenti a tutti tenendo presente il pianeta giovanile nella sua interezza e complicità. La Chiesa argentina è in prima linea contro la povertà e, in particolare contro una delle sue conseguenze più deleterie, e cioè l’esclusione sociale e al riguardo mons. Casaretto auspica che una “simile sensibilità si diffonda in tutti i settori del Paese e della classe dirigente argentina”, a cominciare da una riduzione dei consumi e soprattutto degli sprechi e dalla riduzione della disuguaglianza sociale, culturale ed economica. (L.B.)







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