Nuove attrezzature per le cure odontoiatriche al dispensario pediatrico Santa Marta
in Vaticano
In Vaticano ogni giorno molte persone povere bussano alla porta del dispensario pediatrico
Santa Marta per chiedere assistenza medica e sostegno psicologico per i loro figli.
Alcuni piccoli hanno bisogno, in particolare, di cure odontoiatriche. Per loro, fino
a poco tempo fa, era necessario recarsi in altre strutture poiché il centro pediatrico
non disponeva di attrezzature adeguate. Nei giorni scorsi, grazie anche alla generosità
della segreteria particolare di Benedetto XVI, è arrivata la poltrona odontoiatrica
con i vari strumenti. Al microfono di Amedeo Lomonaco, la direttrice del dispensario,
Chiara Pfister, si sofferma sull’importanza di questa novità:
R. – E’ una
cosa veramente grande perché nessuno dei nostri piccoli può pagarsi un dentista. Avere
a disposizione tutta un’attrezzatura è una cosa molto preziosa non soltanto per l’aspetto
curativo ma anche per quello preventivo. Possiamo provvedere anche alla correzione
con apparecchi per i denti. Questa è una spesa che nessuna delle famiglie da noi assistite
potrebbe sostenere. D. - Quanti sono i bambini assistiti nel
dispensario e da quali realtà provengono? R. – I bambini assistiti
sono più o meno 750. Oltre a questi ci sono molti bambini piccoli tra zero e i due
anni che non necessitano di cure per i denti. Ma aiutiamo i fratellini più grandi
che possono beneficiare di queste nuove attrezzature e anche i loro genitori che spesso
hanno problemi. Sono spese troppo costose per famiglie che vivono già nel disagio. D.
- Il dispensario fornisce assistenza medica e sostegno a famiglie povere ma in realtà
è molto di più quello che il centro pediatrico riceve in termini di affetto, di sorrisi,
di amore. Fondamentale è poi il contributo dei volontari... R.
- Noi vogliamo accompagnare queste famiglie per far superare loro il momento di arrivo
del bambino piccolo in famiglia. Spesso la mamma perde il lavoro. Nel centro opera
un gruppo di volontari per dare una mano. I volontari dicono: 'sei mio fratello, ti
aiuto'. Tutto questo è assicurato gratuitamente perché facciamo questo in nome di
una fraternità, in nome di una religione che ci insegna che siamo tutti fratelli.
Non c’è nessuna differenza di nazionalità, di confessioni religiose. Le famiglie che
assistiamo sono di 20 nazionalità che convivono qui in amicizia e fraternità. D.
- Dunque la gratuità e l’amore sono i veri 'motori' del dispensario che offre aiuto
senza distinzione di nazionalità e di religione. Cosa significa testimoniare la speranza
cristiana a pochi passi dalla Basilica di San Pietro? R. – Siamo
privilegiati ma è anche un compito forte quello di parlare qui a nome del Santo Padre,
a nome della Chiesa che non ha solo esigenze ma anche soluzioni concrete per aiutare
il prossimo. Vorrei infine ringraziare tutti i nostri volontari che fanno veramente
un lavoro nascosto molto prezioso anche per l’evangelizzazione qui in mezzo a noi.