2010-01-02 15:06:00

Il 2010, anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale


Il principio di solidarietà è alla base della costruzione europea. Per questo, l’Unione Europea e gli Stati membri hanno designato il 2010 come “Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale”. Un’occasione per riaffermare l’impegno politico dell'Ue formulato all'avvio della strategia di Lisbona a "imprimere una svolta decisiva alla lotta contro la povertà". Quattro gli obiettivi di fondo: riconoscere il diritto delle persone in situazione di povertà ed esclusione a vivere in modo dignitoso e a prendere parte attiva nella società; condividere responsabilità e partecipazione nella strategia anti-povertà attraverso l’azione congiunta di tutti i partner pubblici e privati; promuovere una maggiore coesione sociale in cui ognuno sia pienamente consapevole dei benefici arrecati all’intera società dall’eliminazione della povertà; rinnovare l’impegno e l’azione concreta dell’Ue e degli Stati membri nello sforzo comune per l’inclusione sociale. L’anno sarà inaugurato il 21 gennaio a Madrid, nell’ambito del semestre spagnolo di presidenza dell’Ue e vedrà la partecipazione di tutti gli Stati membri insieme a Islanda e Norvegia. In vista dell’apertura, la Commissione Europea ha commissionato una nuova indagine che mira a ottenere informazioni aggiornate sul fenomeno. Secondo i dati dell’Eurobarometro, pubblicati nell’ottobre scorso, 80 milioni di persone nell’Unione Europea vivono al di sotto della soglia di povertà, pari a circa il 16% della popolazione totale. Secondo l’indagine, un europeo su dieci appartiene a una famiglia in situazione totale di disoccupazione. I bambini costituiscono la fascia sociale più esposta alla piaga della povertà: con 19 milioni di minori in condizione di precarietà e di esclusione. Tra le attività programmate nel corso dell’Anno, ci saranno conferenze, dibattiti, seminari e campagne di sensibilizzazione per dar voce a chi è costretto a vivere nell’emarginazione sociale, ma soprattutto per stimolare una forte presa di coscienza e assunzione di responsabilità nella lotta alla povertà. (R.R.)







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