Il 2010, anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale
Il principio di solidarietà è alla base della costruzione europea. Per questo, l’Unione
Europea e gli Stati membri hanno designato il 2010 come “Anno europeo per la lotta
alla povertà e all’esclusione sociale”. Un’occasione per riaffermare l’impegno politico
dell'Ue formulato all'avvio della strategia di Lisbona a "imprimere una svolta decisiva
alla lotta contro la povertà". Quattro gli obiettivi di fondo: riconoscere il diritto
delle persone in situazione di povertà ed esclusione a vivere in modo dignitoso e
a prendere parte attiva nella società; condividere responsabilità e partecipazione
nella strategia anti-povertà attraverso l’azione congiunta di tutti i partner pubblici
e privati; promuovere una maggiore coesione sociale in cui ognuno sia pienamente consapevole
dei benefici arrecati all’intera società dall’eliminazione della povertà; rinnovare
l’impegno e l’azione concreta dell’Ue e degli Stati membri nello sforzo comune per
l’inclusione sociale. L’anno sarà inaugurato il 21 gennaio a Madrid, nell’ambito del
semestre spagnolo di presidenza dell’Ue e vedrà la partecipazione di tutti gli Stati
membri insieme a Islanda e Norvegia. In vista dell’apertura, la Commissione Europea
ha commissionato una nuova indagine che mira a ottenere informazioni aggiornate sul
fenomeno. Secondo i dati dell’Eurobarometro, pubblicati nell’ottobre scorso, 80 milioni
di persone nell’Unione Europea vivono al di sotto della soglia di povertà, pari a
circa il 16% della popolazione totale. Secondo l’indagine, un europeo su dieci appartiene
a una famiglia in situazione totale di disoccupazione. I bambini costituiscono la
fascia sociale più esposta alla piaga della povertà: con 19 milioni di minori in condizione
di precarietà e di esclusione. Tra le attività programmate nel corso dell’Anno, ci
saranno conferenze, dibattiti, seminari e campagne di sensibilizzazione per dar voce
a chi è costretto a vivere nell’emarginazione sociale, ma soprattutto per stimolare
una forte presa di coscienza e assunzione di responsabilità nella lotta alla povertà.
(R.R.)