L’arcivescovo di Canterbury nel sermone natalizio ricorda i bambini in difficoltà
In occasione del suo sermone natalizio, il primate della Comunione anglicana, l’arcivescovo
di Canterbury Rowan Williams ha ricordato in particolare i bambini costretti a vivere
nella privazione degli affetti, nella schiavitù e tra gli orrori della guerra. Durante
la cerimonia del 25 dicembre, nella cattedrale di Canterbury, Williams ha criticato
anche i metodi che tendono “a far maturare in maniera troppo veloce i bambini, per
trasformarli in cittadini indipendenti che possono stare in piedi da soli”. Successivamente
ha rivolto il suo pensiero soprattutto alle aree del mondo dove i minori soffrono
a causa delle difficili condizioni socio-politiche. “Nella nostra società – queste
le parole dell’arcivescovo riprese da L’Osservatore Romano – ci sono bambini che non
hanno mai avuto stabilità nella loro vita familiare: bambini, per esempio che non
hanno mai conosciuto il padre, che hanno genitori alcolizzati, o che sono privi di
entrambi e che ora non possono godere del calore familiare. Poi ci sono bambini che
sono sistematicamente sfruttati nel mercato del sesso o che sono intrappolati nella
spirale della criminalità”. L’arcivescovo ha poi affermato che la sofferenza di questi
piccoli: “è un insulto al disegno di Dio e un rifiuto sprezzante del dono di Dio da
parte di coloro che continuano a mantenere i bambini in queste diverse forme di schiavitù”.
“Questi minori – ha continuato – sono stati creati come tutti noi, per diventare pienamente
e coscienziosamente bambini di Dio, per gioire della gloria della Natività”. (V.V.)