Filippine: ancora stato di allerta per il vulcano Mayon. Saliti a 50 mila gli sfollati
Sono quasi 50.000 gli abitanti della provincia di Albay (regione di Bicol, isola di
Luzon) che trascorreranno l’ultimo giorno dell’anno in 29 centri di accoglienza a
causa dell’eruzione del vulcano Mayon. Dopo due settimane di ininterrotta attività
e nonostante rallentamenti della fuoriuscita di lava negli ultimi giorni, secondo
l’istituto vulcanologico filippino il rischio di eruzioni ancora più violente non
è escluso. “Il vulcano è ancora attivo, il pericolo è di conseguenza immutato così
come lo stato di allerta” ha detto il responsabile dell’istituto, Renato Solidum.
Secondo fonti locali riprese dall'agenzia Misna, esercito e protezione civile hanno
già trasferito i 47.000 abitanti dei villaggi che attorniano il vulcano per un raggio
di otto chilometri e sono state prese misure per garantire assistenza per almeno i
prossimi tre mesi; la prossima sfida sarà quella di far ripartire le scuole in strutture
temporanee subito dopo la pausa delle festività natalizie. Nel 2006, in una situazione
analoga, il vulcano Mayon si calmò solo dopo due mesi. Situato in una fertile regione,
330 chilometri a sud-est di Manila, il vulcano (2463 metri sul livello del mare) è
tra i più attivi delle Filippine; tra i disastri noti ad esso collegati, il più tragico
risale al 1814, quando persero la vita 1200 persone. (R.P.)