In Niger hanno finalmente deposto le armi i ribelli tuareg del ‘Front des forces de
redressement’ (Ffr, ‘Fronte delle forze di risollevamento’), movimento nato nel Maggio
2008 da una scissione in seno alla principale ribellione tuareg attiva nel nord dal
2007, il Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj). Secondo quanto riporta l’agenzia
Misna, si è svolta nei pressi di Arlit la cerimonia ufficiale di resa delle armi alla
presenza del generale Mai-Manga Oumara, fedelissimo del presidente Mamadou Tandja
e di Rhissa ag Boula, capo del Ffr. Il Fronte aveva avviato colloqui di pace con il
governo sotto l’egida della Libia, mediatrice nella crisi tra la ribellione di matrice
tuareg e il contestato presidente Tandja, accusato di non fare nulla per lo sviluppo
delle comunità del nord e di cattiva gestione dello sfruttamento dell’uranio, i cui
giacimenti si trovano anche sulle terre dei cosiddetti ‘uomini blu’. La notizia costituisce
un ulteriore progresso verso il ripristino della stabilità della regione settentrionale,
dopo il processo di pace in atto tra il governo e l’Mnj e la revoca dello stato di
allerta che vigeva nella regione da circa due anni. Progressi di segno opposto all’evoluzione
politica nella capitale, Niamey, dove il presidente Tandja è riuscito a far approvare
controverse modifiche costituzionali che hanno allargato il suo potere e prolungato
il suo mandato, dando inizio a una crisi politica seria e suscitando critiche e sanzioni
da parte della comunità internazionale. (C.S.)