Allarme esondazioni in Toscana. Mons. Benotto: colpa dell'uomo
Cresce la preoccupazione nelle province di Lucca e Pisa per il livello del lago di
Massaciuccoli che già nei giorni scorsi ha rotto gli argini, insieme al fiume Serchio,
provocando allagamenti. Nonostante la situazione sia leggermente migliorata, la Protezione
civile lancia un nuovo allarme-esondazione per la notte tra giovedì e venerdì prossimi.
Pronto il piano di evacuazione per le zone interessate: Viareggio, Camaiore e la Lucchesia.
Completamente allagata la zona industriale di Migliarino dove gli sfollati sono stati
accolti in strutture alberghiere. Riaperti intanto i tratti delle autostrade A11 e
A12, chiusi dal giorno di Natale; resta invece inagibile la statale Aurelia nel comune
di Vecchiano. Sulla situazione Luca Collodi ha raggiunto telefonicamente l’arcivescovo
metropolita di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto.
R. – Forse
non si era calcolata la possibilità di uno straripamento del Serchio, provocando tutto
quello che è successo. Il Serchio è un fiume a carattere torrentizio che rapidissimamente
si gonfia fino alle sponde e altrettanto rapidamente ritorna al livello normale: la
gente di fatto, lungo le sponde del Serchio è abbastanza abituata a questi grossi
momenti di passaggio di acqua. Fra la notte di Natale e il giorno di Natale, qualcosa
forse non ha funzionato: si è trovata tanta gente disposta a dare una mano, anche
con la presenza visibile della Protezione civile. Ma c’era anche tanta confusione.
Se non c’è immediatamente un coordinamento, è difficile che le cose possano andare
nel verso giusto.
D. – Mons. Benotto, oltre ai noti
problemi climatici, sembra che ancora una volta l’uomo sia artefice del proprio destino
…
R. – A volte l’uomo veramente fa cose non molto
responsabili … le sponde del Serchio in tanti luoghi sono piene di detriti, di vegetazione
che cresce in maniera selvaggia … Se le cose vengono abbandonate a se stesse, prima
o poi, ad un certo punto, succede quel che non dovrebbe succedere! Ci sono case costruite
nella golena del fiume! E’ ovvio che ogni volta che il fiume si alza, quelle case
vanno sott’acqua! Questo è fuor di dubbio!
Ascoltiamo
ora, sempre al microfono di Luca Collodi, il presidente della provincia di Lucca Stefano
Baccelli.
R. – Noi
abbiamo avuto grossi problemi come provincia di Lucca con qualcosa come 138 frane
su tutto il territorio provinciale. Però il Serchio, tecnicamente, non è esondato:
si sono proprio rotti gli argini in tre punti. Due punti sulla provincia di Lucca
all’altezza di Santa Maria al Colle, e siamo riusciti però a ricostruire l’argine
in tempo utile le nuove piogge. L’altro punto di frattura, che è più grosso ed è di
170 metri, si trova in provincia di Pisa: un’eventuale esondazione può fare a sua
volta esondare il lago di Massaciuccoli verso le frazioni di Massarosa e di Viareggio
che sono nella provincia di Lucca. Ci stiamo organizzando, ovviamente, rispetto allo
scenario più negativo, ovviamente con particolare attenzione alle persone più deboli:
disabili, bambini, anziani.
D. – Secondo lei, l’uomo
è responsabile in parte di questo dramma?
R. – Guardi,
in parte l’uomo è responsabile sì, nel senso che si tratta di fenomeni periodici e
non episodici: le frane che si ripetono tutti gli anni, e nonostante gli investimenti
importanti che facciamo come enti locali occorrerebbe veramente un salto di qualità
del sistema-Paese rispetto alla difesa del suolo. Quindi andrebbero fatti investimenti
strutturali, organici per proteggere il nostro territorio e le nostre popolazioni.