2009-12-28 16:02:08

Nuovi scontri di piazza in Iran, dopo i morti di ieri


In Iran, l’opposizione è scesa nuovamente in piazza nella capitale Teheran, malgrado il divieto imposto dal regime e all’indomani della sanguinosa giornata di ieri costata la vita a 15 persone. La polizia, che ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla, ha anche fatto irruzione nella sede della fondazione che fa capo al presidente riformista Khatami arrestando due suoi collaboratori. In manette anche i principali collaboratori di Moussavi. Il servizio di Barbara Schiavulli:RealAudioMP3

Continuano i violenti scontri tra manifestanti e polizia. Provvisorio il bilancio dei morti: quindici secondo la tv di Stato iraniana, di più per i riformisti, nessuno per la polizia. Ma i video messi in Internet mostrano cariche delle forze di sicurezza, sangue ed uso della forza. Giallo sulla morte del nipote del leader dell’opposizione Moussavi, il cui corpo irreperibile avrebbe già dovuto essere restituito dall’ospedale per i funerali. Scontri a Teheran, Tabriz, Komen e a Jafabad. Centinaia le persone arrestate, tra i quali Ibrahim Yazdi, ex ministro degli Esteri, leader del movimento dissidente per la liberazione dell’Iran. Preso anche il responsabile per i diritti dei detenuti, il giornalista Emad Baghi e tre collaboratori di Moussavi. Arrestati anche l’assistente e l’ex ministro delle cooperative, Morteza Haji, direttore della Fondazione Khatami, dove la polizia ha fatto irruzione, portando via documenti. Immediata la condanna di Canada, Francia, Italia, Germania e Stati Uniti. “L’Iran sta violando i diritti umani”, ha detto il presidente americano Obama.







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