Nei cinema il film d'animazione "Piovono polpette": esilarante passatempo per i piccoli,
riflessivo divertimento per i grandi
La Sony Pictures ha lanciato in questi giorni una sfida nel mondo dei cartoni animati
con l’esilarante e sorprendente "Piovono polpette" in tre dimensioni, un film dal
ritmo scatenato tratto da un famoso libro per l’infanzia, pubblicato nel 1978 da Judi
Barrett. Non ci si deve però fermare soltanto alla fantasia della storia e delle immagini,
perché troviamo nascosti temi molto attuali per la nostra società. Il servizio di
Luca Pellegrini:
Lo strampalato
giovane inventore, Flint Lockwood, uno degli abitanti dell’isola di Swallow Falls
che sopravvive e si sostiene grazie alle sardine, base unica anche della dieta locale,
dopo una serie di disastri proverbiali mette a punto l’invenzione definitiva per combattere
l’annoso e insolubile problema: una macchina da sparare in cielo che assicura la trasformazione
dell’acqua in cibo. Così, anziché piovere goccioloni, precipitano sull’isola le più
svariate forme gastronomiche: polpette, appunto, e poi gelati, bistecche, dolci, gelatine,
legumi, caramelle, pizza, cosce di pollo, insomma di tutto. E, soprattutto, di più.
Perché ogni invenzione scientifica nasconde il suo pericolo e l’umanità che ne beneficia
detiene sempre grandi responsabilità nel controllo e nello sfruttamento. Comprensibile
che chi abbia mangiato sardine da una vita senta come una benedizione insperata cambiare
dieta e menù e farlo gratuitamente. Ma l’ingordigia può creare delle ricette mostruose
e delle precipitazioni alimentari da paura, catastrofiche, per rimanere alla moda
del cinema d’oggi. Così il mondo è ancora una volta minacciato e il cartone animato
tridimensionale di squisita e succulenta fattura, scritto e diretto con ritmo indiavolato
e tanta comicità da Phil Lord e Christopher Miller, diventa quasi un apologo sull’incapacità
dell’uomo di darsi dei limiti, di regolare i propri desideri, di porre la parola fine
quando necessario. "Piovono polpette" è, per questo, un film d’animazione originale
che serve da passatempo senza tempo per i piccoli e da riflessivo divertimento per
i grandi. Naturalmente devono intervenire gli eroi dell’ultimo
minuto a salvare il mondo dalla catastrofe, questa volta non dovuta alla scarsità
del cibo, ma alla sua mostruosa e spaventosa moltiplicazione, dove un’immensa tromba
non è d’aria ma di spaghetti, una valanga non è di fango, ma di rifiuti organici (che
fan pensare anche alle difficoltà di raccolta e riciclaggio dei nostri giorni), meteoriti
sono di carne e una serie di terrificanti hot dog diventano missili distruttivi insieme
a spaventose pannocchie. Man mano che il pericolo aumenta e le possibilità di sopravvivenza
diminuiscono, gli essere umani diventano burattini in preda al caos, ma chi aveva
dimostrato debolezza e vigliaccheria si trasforma, suo malgrado, nel salvatore del
mondo. Con un impegno finale solenne: non tradire gli affetti e la famiglia, rispettare
la natura, porre la scienza al servizio dell’uomo e non viceversa, essere sempre responsabili
per se stessi e per la collettività, contenere gli egoismi, controllare il potere.
Più attuale di così!