2009-12-27 15:36:34

Scontri a Teheran. L'opposizione: morti 4 manifestanti


Nuovi scontri tra le forze dell’ordine e gli oppositori del presidente iraniano Ahmadinejad a Teheran e in altre città dell’Iran, ai margine delle celebrazioni per l'Ashura, la principale festività religiosa sciita. Un sito vicino all'opposizione ha riferito che sarebbero almeno quattro le vittime tra i manifestanti e due i feriti, ma le autorità iraniane negano. Il servizio di Roberta Rizzo:RealAudioMP3

 
Per il secondo giorno consecutivo l'opposizione scende in piazza nella capitale iraniana. E Teheran si trasforma in un campo di battaglia. Decine di migliaia di manifestanti riversati a piccoli gruppi nelle vie del centro sono stati caricati dalle forze dell’ordine schierate a presidio della città in occasione della festività sciita dell’Ashura. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla che scandiva slogan contro il regime. Cassonetti e una moto della polizia sarebbero stati dati alle fiamme mentre si contano già le prime vittime. Da ieri i siti dell'opposizione avevano diffuso appelli a dare vita a nuove proteste in occasione dell'Ashura, l'anniversario del martirio dell'Imam Hossein, la ricorrenza religiosa più importante per gli sciiti. La risposta è stata massiccia e sembra aver colto di sorpresa le forze di sicurezza iraniane. Nel frattempo sono state interrotte le comunicazioni con i cellulari nel centro della città ed è stato bloccato l'accesso a molti siti Internet. Mentre alcuni elicotteri sorvolano i cieli di Teheran continuano ad arrivare notizie di incidenti: un sito web dell'opposizione iraniana afferma che scontri fra le forze dell'ordine e gli oppositori sono in corso anche nella città di Isfahan, nel centro dell'Iran, e nella vicina Najafabad, città natale del grande ayatollah riformista Hossein Ali Montazeri, scomparso una settimana fa.

Iraq, attacco ai cortei sciiti per la festività dell’Ashura
Almeno cinque pellegrini sciiti sono stati uccisi e 27 feriti nel nord dell’Iraq in un attentato dinamitardo contro una processione organizzata per la festività religiosa dell'Ashura. L'esplosione è avvenuta questa mattina a Taza Kharmat, una località turcomanna 170 km a nord di Baghdad. Gli attacchi contro i cortei dell’Ashura sono iniziati martedì scorso e hanno causato 32 vittime e 164 feriti. Solo ieri in quattro attentati erano morte sette persone, tra le quali un capo tribale sunnita e alcuni pellegrini.

Pakistan, attentati nell'anniversario dell'uccisione di Benazir Bhutto
Almeno sei persone, tra cui quattro bambini, sono state uccise in un attentato contro la casa di un funzionato locale pachistano nel distretto di Kurrum, ai confini con l’Afghanistan. L'attacco sembra parte di una cruenta campagna dei militanti legati ad Al Qaeda contro il governo di Asif Ali Zardari, considerato filo-americano. Accanto alla profonda crisi politica il presidente deve fronteggiare una nuova andata di violenza nel giorno in cui ricorre il secondo anniversario dell’assassinio dell’ex primo ministro Benazir Bhutto, uccisa in un attentato terroristico nel 2007. Migliaia di pachistani partecipano oggi alle commemorazioni. Ma qual è la sua eredità politica? Eugenio Bonanata lo ha chiesto a Francesca Marino, responsabile di Stringer Asia:RealAudioMP3

R. – Ormai è resa nulla, anche dal fatto che la Corte Costituzionale ha annullato il famoso National Reconciliation Act, con cui Musharraf aveva permesso l’ingresso nel Paese a Benazir e allo stesso Zardari, passando un colpo di spugna su tutte le accuse di vario genere e che spaziavano dalla corruzione – e nel caso di Zardari - al traffico di valuta. A questo punto, non lo stesso Zardari, perché è protetto dai suoi poteri di presidente, ma molti parlamentari governativi rischiano la galera.

 
D. – Infatti, in questi giorni, si è parlato di un possibile colpo di Stato da parte dell’esercito...

 
R. – Politicamente Zardari ormai non esiste più. Gilani non è mai esistito. L’esercito, dunque, non ha alcun interesse a fare un colpo di Stato aperto. In realtà a questo punto c’è un totale vuoto politico e c’è anche una lotta anche nell’esercito, che, per la prima volta, non è compatto e non è neanche d’accordo sul da farsi: una fazione tende, infatti, a seguire la famosa linea Musharraf e quindi prendere tempo per vedere come va; l’altra fazione tenderebbe invece a rompere completamente con gli americani.

 
Attentatore aereo Usa incriminato per mancata strage
È comparso oggi davanti al giudice, nell’ospedale di Detroit, dove si trova ricoverato, Umar Faruk Abdul Mutallab, il nigeriano che ha cercato di far esplodere, venerdì scorso, un aereo di linea in volo negli Stati Uniti. L’uomo, incriminato per tentata strage aerea, è rimasto gravemente ferito alle gambe nel tentativo di far saltare in aria il volo della Delta Airlines, decollato da Amsterdam e diretto a Detroit. L'attentatore avrebbe riferito agli inquirenti di essere stato addestrato per un mese in un centro di Al Qaida nello Yemen.

L'esercito israeliano uccide 6 palestinesi
Dopo mesi di relativa calma, torna la violenza nei territori. Ieri l’esercito israeliano ha ucciso sei palestinesi. Tre militanti di Fatah sospettati per l'omicidio di un colono a Natale a Nablus, nel nord della Cisgiordania. Altri tre palestinesi sono stati uccisi lungo la barriera della sicurezza a nord della Striscia di Gaza. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha duramente condannato Israele accusandolo di sabotare gli sforzi di pace. Intanto, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avvertito che non è ancora stato raggiunto un accordo con Hamas per la liberazione di Gilad Shalit, il caporale rapito nel 2006 a Gaza.

Croazia al voto per le elezioni presidenziali
Si sono aperti questa mattina i seggi per il primo turno delle presidenziali croate. Circa quattro milioni e mezzo di cittadini sono chiamati a scegliere il terzo Capo dello Stato, dall'indipendenza raggiunta nel 1991, che dovrà guidare l'ingresso di Zagabria dell'Unione Europea. Dall’estero voteranno 450 mila croati della “diaspora” e della Bosnia Erzegovina. Il favorito per succedere a Stipe Mesic, che ha lasciato l'incarico a febbraio dopo due mandati di cinque anni, è il socialdemocratico Ivo Josipovic.

Filippine: 3 morti e oltre 20 dispersi per un naufragio
Tre persone sono morte e 22 risultano disperse nel naufragio, avvenuto ieri, di un piccolo traghetto nel sud delle Filippine. L'imbarcazione, con a bordo 88 tra passeggeri e membri dell'equipaggio, è affondata vicino Batagas City, a sud della capitale Manila. Pochi giorni prima un incidente analogo aveva causato la morte di 27 persone.

Mali: accordo per il rilascio degli ostaggi europei
Un accordo tra le autorità del Mali e i terroristi di al Qaeda nel Maghreb sarebbe stato raggiunto per il rilascio dei tre cooperanti spagnoli e del cittadino francese rapiti a novembre. Lo riferisce la stampa locale, spiegando che non è possibile sapere con certezza quando termineranno i negoziati e saranno liberati gli ostaggi. Nessuna notizia invece sulla coppia italiana sequestrata la scorsa settimana, forse dallo stesso gruppo. Non è chiaro se anche loro rientrino nella trattativa.

Crisi, appello di Trichet per la riduzione del deficit
Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Jean-Claude Trichet, ha avvertito che le banche devono fornire sufficiente credito e che i governi dei Paesi della zona Euro devono ridurre i deficit di bilancio per sostenere la ripresa economica globale nel 2010. Trichet ha aggiunto che per uscire dalla crisi finanziaria è necessario uno sforzo concertato per affrontare il problema della disoccupazione. (Panoramica internazionale a cura di Roberta Rizzo)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 361

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