2009-12-27 16:51:36

L'Unione Cattolica della Stampa esorta i media a servire l'umanità


L'Unione Cattolica Internazionale della Stampa ha evidenziato l’importanza del ruolo dei media nel costruire la giustizia economica ed ha esortato i giornalisti a servire l'umanità e il creato piuttosto che le agende personali. L’invito, contenuto in un documento dal titolo “Media per la giustizia sociale ed economica”, è stato pubblicato per “sottolineare il ruolo del giornalismo nel trovare soluzioni durature a problemi che tutti noi affrontiamo nel mondo”. “La giustizia sociale ed economica rappresenta la base per un mondo prospero e pacifico”, si legge nel testo, rimarcando la “particolare responsabilità” dei giornalisti e degli esperti dei media “di assicurare che la giustizia sociale ed economica a livello mondiale prevalga allo scopo di eliminare i conflitti, le guerre e altri disastri”. Alla luce di questo, riferisce l’agenzia Zenit, l'Unione della Stampa ha osservato che il testo, adottato durante l'assemblea generale del 31 ottobre, mira a “ispirare i giornalisti e gli esperti dei media perché possano lavorare per stabilire livelli esemplari di giustizia e di pace in tutto il mondo portando la questione nei forum mondiali e a livelli decisionali e di policy-making”. Il documento, redatto da scrittori, giornalisti, docenti ed esperti di Europa, Asia, Nordamerica, Africa, Medio Oriente, Caraibi e Oceania, illustra la “nobile storia del giornalismo”, osservando che “quando in passato si sono verificate delle crisi, i giornalisti sono stati capaci di parlare e di mostrare la via alla gente come veri leader”. Ora, dichiara il documento, il mondo ha a che fare con molte questioni come “consumismo, standardizzazione, distruzione dell'ambiente, globalizzazione, pagamento inadeguato dei lavoratori, dipendenza costante dei poveri dai ricchi”. L'Unione della Stampa ha anche espresso la speranza che il documento aiuti i giornalisti e gli esperti dei media nel “nobile atto” di esplorare tali questioni e renderle una priorità dell'agenda mondiale. “Tutti i giornalisti, gli editori e gli esperti, indipendentemente dalle loro condizioni di lavoro e dal salario, devono considerare la loro chiamata suprema a servire l'umanità nel suo insieme”. “Probabilmente – conclude il documento - è l'unico modo di progredire e di stabilire gradualmente la giustizia sociale ed economica”. (A.D.G.)







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