A Roma, il presepe vivente della Comunità Missionaria di Villaregia
Immaginarsi a Betlemme nell’anno zero, di fronte alla mangiatoia dove, al freddo e
al gelo, fra Maria e Giuseppe, il Bambino Gesù si presentava al mondo. E d’intorno
una moltitudine festante ed operosa: dal fabbro al falegname, dal mugnaio ai pastori,
con i mercanti e i contadini, e con gli immancabili Re Magi, in sella ai loro cammelli,
carichi di doni. E’ l’atmosfera che i visitatori potranno respirare il 27 dicembre
e il 2 gennaio a Roma, presso la sede della Comunità Missionaria di Villaregia che
allestisce il tradizionale presepe missionario. Giunta alla terza edizione l’iniziativa
intende quest’anno raccogliere fondi per il sostegno di centri sanitari in Camerun,
a Yopougon, dove la Comunità opera da oltre dieci anni a supporto di una popolazione
in condizioni di particolare criticità: nella regione – riferisce Zenit - la mortalità
infantile è del 19,4 % tra i bambini che hanno meno di 5 anni e dell'11,8% tra i bambini
che hanno meno di un anno; lo stipendio minimo di un lavoratore raggiunge una cifra
pari a 76 €, mentre la speranza di vita si ferma a 48 anni. L’evento organizzato dalla
comunità missionaria di Villaregia si caratterizza quest’anno per la presenza, in
contemporanea, di una mostra di presepi artigianali realizzati nelle più diverse fogge,
tecniche e dimensioni: da quelli in materiale riciclato ed ecosostenibile a quelli
in cartapesta, dai presepi etnici provenienti da Brasile, Perù, Messico, Portorico,
Mozambico e Costa d’Avorio, a quelli realizzati col legno degli ulivi di Gerusalemme.
E poi i presepi artistici con oltre 30 personaggi adornati di abiti cuciti a mano,
e quelli più piccoli, ricostruiti all’interno di una castagna, una noce, o una conchiglia.
Il centro sarà visitabile dalle 16.00 alle 18.00, quando avrà luogo la celebrazione
della Santa Messa. Un musical dal vivo sarà messo in scena nel pomeriggio. (C.D.L.)