“A Taiwan il Natale è un giorno lavorativo come qualsiasi altro. Quest’anno però,
al termine delle celebrazioni per il 150mo anniversario dell’inizio dell’evangelizzazione
di Taiwan, la Chiesa lo vuole celebrare con diverse attività, per attirare l’attenzione
dei non credenti sul vero significato della ricorrenza cristiana”: è quanto riferisce
all’agenzia Fides il missionario camilliano padre Felice Chech, direttore nazionale
delle Pontificie Opere Missionarie a Taiwan. “In particolare tra gli aborigeni, a
maggioranza cattolici o protestanti, per tutta la serata di oggi, la vita dei villaggi
si riaccende tra canti natalizi e semplici rappresentazioni della storia del Natale”,
racconta padre Felice che ha una lunga esperienza di evangelizzazione tra gli aborigeni.
Durante le settimane che precedono o seguono la festa del Natale, sono previste diverse
attività come la visita agli anziani nei ricoveri, ai poveri della stazione ecc. Tutte
le scuole cattoliche della capitale hanno organizzato una serie di intrattenimenti
presso la stazione ferroviaria di Ban-Chiao (Taipei). Ai bambini nelle parrocchie
o nei vari asili gestiti dalla Chiesa cattolica sono stati inoltre distribuiti 30.000
libretti con la storia dei Re Magi. Padre Felice sottolinea di aver incoraggiato le
parrocchie, i centri giovanili e gli altri centri cattolici, ad iniziare la tradizione
dei presepi viventi, come strumento di evangelizzazione. (C.S.)