2009-12-23 15:00:45

Natale nelle Filippine: l'impegno della Chiesa tra i profughi del vulcano Mayon


Nelle Filippine associazioni cattoliche ed enti governativi hanno predisposto una serie di interventi per sollevare gli animi e permettere di festeggiare il Natale agli oltre 47 mila rifugiati che hanno abbandonato i loro villaggi per l’annunciata eruzione del vulcano Mayon. Padre Rex Arjona, sentito da AsiaNews, ha sottolineato che la Chiesa “fa del suo meglio” per fornire aiuti e materiale di prima necessità, ma le scorte sono insufficienti. Importante anche il sostegno spirituale con i sacerdoti che celebrano messe quotidiane per tranquillizzare e offrire conforto. Ieri mons. Joel Baylon, vescovo di Legazpi, ha visitato alcuni campi profughi. Il prelato ha voluto “consolare” di persona gli sfollati e avere un quadro preciso della situazione. “Come si può vedere – ha commentato – le persone hanno bisogno di stuoie, coperte, cibo”. Mons. Baylon condivide le preoccupazioni delle autorità su un possibile peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie nei campi profughi. Le acque stagnanti, infatti, potrebbero favorire il moltiplicarsi di zanzare portatrici di epidemie. “Spero che il Dipartimento della sanità – continua – si adoperi per assicurare la pulizia”.  Intanto si continua a guardare al vulcano con grande preoccupazione. Alex Baloloy, vulcanologo, riferisce che l’attività di Mayon – brontolii, scosse, emissione di diossido di zolfo – è in continua crescita. I fenomeni, aggiunge, confermano i rischi e l’eruzione “potrebbe avvenire in qualsiasi momento”.  Il vulcano Mayon è situato nella regione centrale del Paese, circa 360 km a sud-est di Manila, ha un’altezza massima di 2.460 metri. Da qualche giorno dal cratere fuoriesce una cenere molto fine, che ha ricoperto alcuni villaggi vicini. E i sanitari avvertono che il pulviscolo potrebbe causare “gravi problemi respiratori o alla pelle”. Per precauzione Manila ha evacuato sinora 9.200 famiglie, per un totale di oltre 47 mila persone, dalle zone considerate a rischio. (M.G.)







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