I vescovi peruviani: il Natale è un invito a rompere il silenzio su Dio
“Il Natale è anche un invito a rompere il silenzio su Dio” proprio perché a Betlemme
si manifesta “l’annuncio della Parola incarnata nel Bimbo”. Sono parole del presidente
della Conferenza episcopale peruviana, mons. Mons. Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo
di Trujillo, che in un suo messaggio in nome di tutti i vescovi saluta i cittadini
del Perù invitando tutti, con le parole di Benedetto XVI, a non escludere Dio dalle
loro vite “poiché chi esclude Dio dal suo orizzonte falsifica la realtà”. “Dio è la
realtà fondante”, prosegue il presule, che rileva: “E’ Cristo il dio del volto umano,
il Dio con noi, il Dio dell’amore fino alla Croce e alla risurrezione”. “Il Natale,
ricorda l’arcivescovo Cabrejos Vidarte, è anche un annuncio di allegria che non conosce
confini sociali, culturali, né politici, poiché è la vittoria dei sentimenti più nobili”,
di pace e felicità per tutti. In particolare questa festa così attesa lungo tutto
l’anno è un momento centrale per la “solidarietà che ci invita, come ci ricordano
i Vangeli, a essere vicini a coloro che la vivono senza festa e senza gioia a causa
del dolore, della malattia, delle migrazioni, separati dai i loro cari; il Natale
– scrive ancora l’arcivescovo peruviano – ci ricorda di stare sempre accanto a colui
che soffre, accanto a tutti gli innocenti che non sono registrati in nessun luogo,
ma solo nel libro della vita di Dio”. Il Presidente dell’Episcopato peruviano si congeda
ricordando che “la speranza che sostiene la Chiesa quando celebra la nascita di Gesù,
e quando comincia il nuovo anno, è che il mondo si trasformi realmente, con la grazia
di Dio, in un qualcosa in cui sia possibile realizzare tutti gli aneliti più nobili
del cuore umano; un mondo in cui prevalga la pace vera, sostenuta dalle fondamenta
della giustizia e dell’amore, nonché dal perdono che guarisce le ferite e ristabilisce
i rapporti umani troncati”. (A cura Luis Badilla)