Le Chiese europee insoddisfatte per le conclusioni del vertice sul clima
“Profondo rammarico” per i risultati del vertice sui cambiamenti climatici a Copenaghen
è stato espresso ieri dal Comitato centrale della Conferenza delle Chiese europee
(Kek), riunito a Ginevra. La Kek, che raccoglie 120 Chiese tra cui quelle ortodosse,
protestanti, anglicane e vetero-cattoliche, lamenta il mancato raggiungimento di “un
accordo ambizioso e giuridicamente vincolante in grado di rispondere ai cambiamenti
climatici”. Nonostante gli insoddisfacenti risultati di Copenaghen la Kek però tiene
a sollecitare “le nazioni sviluppate e a riconoscere la loro responsabilità storica
nei continui cambiamenti climatici e, di conseguenza, ad agire”. “Esortiamo i Paesi
europei – afferma - e in particolare l'Unione Europea, ad intensificare gli sforzi
per arrivare ad una soddisfacente conclusione del processo negoziale". Come riportato
dall'agenzia Sir, a Copenaghen si sono riuniti cristiani di tutto il mondo per sostenere
la richiesta di “un giusto, equo e vincolante esito dei colloqui”. Insieme al Consiglio
delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee), è stato infatti possibile organizzare,
celebrazioni ecumeniche, raccolte firme e manifestazioni. Tutte le Chiese aderenti
alla Kek – già molto attive nell’ambito di queste iniziative - vengono inoltre invitate
ad adottare stili di vita sempre più sostenibili a livello ambientale. (C.P.)