2009-12-19 15:22:07

Pakistan: sempre più grave la crisi politica


Una forte esplosione è avvenuta oggi a Peshawar, in Pakistan, vicino al confine con l'Afghanistan. Tre agenti di polizia sono morti in un attacco da parte di un commando a Quetta, nella provincia del Balochistan. È di almeno 11 morti invece il bilancio dell’attentato kamikaze di ieri nei pressi di una moschea di Lower Dir, nel nord-ovest del Pakistan. Le violenze proseguono, mentre il Paese è al centro di un terremoto politico senza precedenti. Tutto questo nella più grande preoccupazione da parte degli Usa e dei Paesi europei, che vedono nell'eventuale aggravamento del clima politico in Pakistan forti pregiudizi per la già difficile situazione nel vicino Afghanistan. Il servizio di Roberta Rizzo:RealAudioMP3  
"Il presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, ha convocato questa mattina una riunione d’urgenza del suo partito (il Ppe, Partito del popolo pakistano) per studiare la strategia da adottare per scongiurare la crisi del suo governo, accusato di corruzione. Tre giorni fa, la Corte suprema di Islamabad aveva annullato il decreto del 2007 che concedeva l’immunità al presidente e ad alcuni ministri, aprendo la strada ai processi per corruzione. Per ora nulla è stato avviato contro Zardari, che deve rispondere di accuse di riciclaggio di denaro in tre Paesi europei, ma che gode di una discussa immunità costituzionale. L’annullamento del decreto - del quale hanno beneficiato oltre ottomila personalità politiche e del mondo degli affari - ha permesso, però, di riaprire procedure giudiziarie contro i collaboratori del presidente citati nelle inchieste. Cinquantadue i mandati d’arresto già emessi nei giorni scorsi dall'Agenzia anticorruzione pachistana (Nab), tra i quali spicca quello contro il ministro degli Interni, Rehman Malik. La tensione ha raggiunto l’apice dopo il divieto di lasciare il Paese imposto ieri al ministro della Difesa, Mukhtar, bloccato all’aeroporto mentre era in partenza per una visita ufficiale in Cina. Era circolata perfino l’ipotesi di gestazione di un colpo di Stato, poi smentita dal portavoce del presidente. L’opposizione, intanto, reclama le dimissioni di Zardari e dei ministri interessati dal provvedimento della Corte suprema. Il terremoto politico si consuma in un clima di continue violenze. Le milizie talebane hanno mostrato la forza su tutto il territorio pakistano con attentati nelle principali città che, quest’anno, hanno provocato oltre 500 morti".







All the contents on this site are copyrighted ©.