Il Papa ai ragazzi dell'Azione Cattolica: Gesù, vostro amico, anche se gli adulti
non vi considerano
Gesù è sempre al fianco dei più piccoli, anche se i grandi non li considerano: è quanto
ha detto il Papa stamani durante l’incontro con l’Acr, l’Azione Cattolica dei Ragazzi
che sta dedicando quest’anno al tema “Siamo in onda” per mettersi in comunicazione
con Gesù e con gli altri, avendo come riferimento l’immagine biblica di Zaccheo. Il
servizio di Sergio Centofanti.
Zaccheo è
colui che incontra il Signore e lo accoglie con gioia. Capo degli odiati esattori
delle tasse a Gerico, considerati ladri e pubblici peccatori, e uomo molto ricco,
per vedere Gesù in mezzo alla folla sale su un albero perché era piccolo di statura.
Il Signore si accorge subito di lui, come fa con tutti i piccoli del mondo:
“Gesù
vi vede e vi sente anche se siete piccoli, anche se a volte gli adulti non vi considerano
come vorreste. Gesù non solo vi vede, ma si sintonizza sulla vostra onda, vuole fermarsi
da voi, stare con voi, stabilire con ciascuno di voi una forte amicizia. Questo lo
ha fatto nascendo a Betlemme e facendosi vicino ai ragazzi e agli uomini di ogni tempo,
anche a ciascuno di noi”.
Il Papa invita i giovani
a imitare l’esempio di Zaccheo che, sceso dall'albero, ha accolto Gesù “pieno di gioia
nella sua casa e non ha più smesso dì fargli festa!”:
“Accoglietelo
nella vostra vita tutti i giorni, tra i giochi e tra gli impegni, nelle preghiere,
quando chiede la vostra amicizia e la vostra generosità, quando siete felici e quando
avete paura. A Natale, ancora una volta, l’amico Gesù vi viene incontro e vi chiama!
E’ il Figlio di Dio, è il Signore che vedete ogni giorno nelle immagini presenti nelle
chiese, nelle strade, nelle case. Egli vi parla sempre dell’amore ‘più grande’, capace
di donarsi senza limiti, di portare pace e perdono”.
Benedetto
XVI esorta quindi i giovani dell’Acr “a prendere la linea con Gesù” nella capacità
“di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente a coloro che
vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e senza amici”.
Qui sta la vera felicità:
“Solo la presenza di
Gesù nelle vostre vite dà la gioia piena, perché lui è capace di rendere sempre nuova
e bella ogni cosa. Lui non vi dimentica mai”.