Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa quarta Domenica di Avvento la liturgia ci presenta il passo del Vangelo
in cui Maria si reca a visitare Elisabetta, che esclama a gran voce:
«Benedetta
tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”
Su questo brano
del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente
di Dogmatica alla Pontificia Università Lateranense:
Maria cammina
e porta Gesù. E' lei che va a visitare la cugina, ma Colui che porta in sé è più grande
di lei stessa: è il Figlio dell'Altissimo. Giovanni, ancora nel grembo della
madre, ma già di sei mesi, riconosce Gesù al presentarsi di Maria e "sussulta di gioia".
La prima testimonianza all'Agnello di Dio, come lo chiamerà trent'anni dopo, è un
sussulto, un'esultanza gioiosa. E' questo un modello del primo incontro
e dell'incontro in quanto tale. Il primo incontro infatti resta decisivo per tutti
gli altri successivi. E' sulla base della gioia che fa trasalire che il
cristiano affronta tutte le prove e le sfide di cui è costellato il cammino. La esultanza
gioiosa è il movente e l'anima del martirio. La Chiesa è sia Maria che Elisabetta. La
Madre Chiesa porta in sé Cristo, e, incontrando lei, tutti gli uomini possono incontrare
Lui. La Chiesa Sposa è tutta scossa dal fremito di fronte allo Sposo che viene. Ogni
cristiano, nella Chiesa, è sia Maria che Elisabetta, e non l'una senza l'altra.