2009-12-18 15:22:58

Spagna: sì della Camera alla depenalizzazione dell’aborto


Dopo mesi di polemiche il Congresso dei deputati spagnolo ha approvato con una maggioranza più ampia del previsto il discusso disegno di legge di depenalizzazione dell'aborto del governo socialista del premier Jose' Luis Zapatero, contestato da vescovi e movimenti pro-vita. Ora passa al Senato che dovrebbe esaminarlo a gennaio. Il disegno di legge prevede la libera scelta, se abortire o meno, per ogni donna fino alla 14ma settimana di gravidanza, anche per le minorenni a partire dai 16 anni. Le minorenni dovranno però, in base a un emendamento concordato con i nazionalisti baschi che in cambio hanno appoggiato il testo finale, informare i genitori. Il progetto iniziale non prevedeva né il consenso – tuttora non richiesto - né l'informazione dei genitori delle minorenni. Ma c’è da dire che informare la famiglia può essere evitato se si denunciano “tensioni con i genitori”. Una clausola molto criticata dagli oppositori alla legge. Ma d’altra parte vescovi spagnoli e associazioni pro vita hanno ribadito più volte la loro contrarietà a tutto il testo, sottolineando che “i bambini non nati rimarranno indifesi” e che “è davvero triste che si parli dell’aborto come di un diritto”. Ci sono possibili eccezioni anche per le settimane di gestazione: l'aborto diventa possibile fino alla 22ma settimana in caso di rischi per la salute della madre o di malformazione del feto, dietro parere medico. Il disegno di legge prevede inoltre un’obiezione di coscienza per i medici, ma limitata a coloro che direttamente praticano l'intervento, mentre introduce l'obbligo di studiare le tecniche di aborto nelle università di medicina e le scuole di infermieri. Bisogna dire che la legge attualmente in vigore, adottata 25 anni fa, non depenalizza l'aborto ma lo consente in tre casi: stupro, malformazione del feto o rischio per la salute fisica o psichica della donna, senza limiti di tempo. Una disposizione invocata nel 98% dei casi di aborto in Spagna. In alcune cliniche private si sono anche verificati abusi, con aborti a 6-7 mesi di gravidanza. In favore del disegno di legge oggi hanno votato socialisti, nazionalisti moderati baschi, di sinistra di Galizia e Canarie e la sinistra di Iu-Erc-Icv. Voto contrario e' venuto dal Partido Popular, che ha annunciato un ricorso contro la legge davanti alla corte costituzionale, i centristi di Upyd ed i nazionalisti catalani di Ciu. I vescovi in vista del voto di oggi hanno avvertito i deputati cattolici che votare per l'aborto significa porsi in situazione di ''peccato pubblico mortale'' e doversi astenere dalla comunione. (A cura di Fausta Speranza) RealAudioMP3







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