Iraq. Appello di mons. Warduni: “Non ci abbandonate!”
Il vescovo ausiliare caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, lancia un appello a
tutti i cristiani del mondo, al Santo Padre e alla comunità internazionale: “Non abbandonateci”.
In un’intervista alla Fides, infatti, racconta la drammatica situazione in cui vivono
i cristiani in Iraq, dopo le ultime due settimane in cui si sono verificate esplosioni
in tre diverse chiese di Mosul, come già tre mesi fa a Baghdad un’autobomba davanti
a una chiesa uccise due giovani e ne ferì 30. “La tranquillità è una piccola pausa
tra due attentati”, dice. Questi episodi spingono molti cristiani a emigrare, mentre
quelli che restano hanno paura e si sentono “privi della speranza”. Gli attentati
“sono segni di un preciso disegno di intimidazione – secondo mons. Warduni – noi vogliamo
solo vivere in pace, annunciare il Vangelo e contribuire a costruire la nostra nazione”.
Il vescovo rifiuta anche la proposta di riunire tutti i cristiani d’Iraq nella Piana
di Ninive: “È un progetto assurdo e insensato, significherebbe ridurre i cristiani
in un ghetto. Noi siamo chiamati a essere sale, luce e lievito per la nazione. Non
possono confinarci in un unico territorio sulla base dell’appartenenza religiosa”.
Mons. Warduni, infine, denuncia le strumentalizzazioni di cui sono oggetto i cristiani
iracheni: “Tutti sono sempre pronti a dichiararci solidarietà, ma in realtà non siamo
così amati – afferma – siamo presi di mira anche politicamente perché ogni parte politica
vuole attirarci nella sua orbita per i propri fini”. (R.B.)