2009-12-17 15:49:04

Pakistan: liberi due cristiani in carcere per blasfemia


Sono stati scarcerati lunedì scorso i due cristiani incriminati e arrestati in Pakistan, nell’ottobre del 2008 con l’accusa di blasfemia contro l’Islam. Gulsher Masih e sua figlia Sandal, originari di un villaggio vicino Faisalabad, erano stati incriminati per aver strappato alcune pagine del Corano e per averle gettate per strada. A riferirlo, ad AsiaNews, è l’avvocato dei Gulsher, Khalil Tahir che riporta la sentenza del tribunale di Faisalabad. A muovere l’accusa sarebbero stati alcuni musulmani che si trovavano nei pressi della casa dei Gulsher. La vicenda pare fosse stata montata ad arte da un gruppo di estremisti che avevano sparso la voce dell’accaduto nelle Moschee vicine, innescando la rivolta di una folla inferocita. Per due mesi i Gulsher sono stati al centro di episodi di violenza: lanci di pietre contro la loro casa, manifestazioni e cortei lungo le strade del villaggio al grido di “a morte i balsfemi”. Poi, finalmente, la sentenza di assoluzione emessa dal giudice Mohammad Ghazanfer che ha permesso la scarcerazione. Secondo i dati raccolti dalla Commissione nazionale di Giustizia e Pace (Ncjp) della Chiesa cattolica pakistana, dal 1986 all’agosto 2009, almeno 964 persone sono state incriminate in base alla legge sulla blasfemia: fra queste 479 erano musulmani, 119 cristiani, 340 ahmadi, 14 indù e 10 di religione sconosciuta. Almeno 33 gli omicidi extra-giudiziali, compiuti da singoli o folle inferocite. L’ultimo della lista è Fanish, morto nel settembre scorso. (R. R.)







All the contents on this site are copyrighted ©.