La testimonianza di un missionario sulla situazione in Guinea Conakry
Non sembra migliorare la situazione economica in Guinea. Dopo la svalutazione della
moneta locale negli ultimi mesi, è raddoppiato anche il prezzo del sacco di riso d’importazione.
“Otto mesi fa servivano 5000 franchi locali per comprare un euro, oggi ne occorrono
9000”, lo dice alla MISNA padre Yves Duteil, missionario Spiritano a Conakry, capitale
della Guinea, e segretario della Commissione giustizia e pace. “La povertà diffusa
non è una novità – continua il missionario francese - però la situazione si è ulteriormente
deteriorata con la sospensione degli aiuti internazionali alla cooperazione, il ritiro
dal paese di alcune società minerarie straniere e lo stato di salute del capo della
giunta, Moussa Dadis Camara – dato per morto da alcuni, in coma da altri o, secondo
altri ancora, trattenuto in un ospedale militare del Marocco contro la sua volontà”.
In Guinea intanto aumenta l’attesa per il rapporto di una commissione d’indagine dell’Onu
incaricata di far luce sulle responsabilità della repressione avvenuta il 28 settembre,
quando nel centro di Conakry sarebbero stati uccisi almeno 150 civili. “I fondi a
disposizione dello stato – sostiene Yves Duteil - sono stati spesi a fini soltanto
politici”. (C.P.)