Iraq: mons. Sako chiede maggiori misure di sicurezza per il periodo natalizio
A Mossul, città dell’Iraq, è in atto una “pulizia etnica e religiosa” contro i cristiani
che si è acuita “nell’imminenza del Natale”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Louis
Sako, arcivescovo di Kirkuk. La situazione è molto tesa, il prelato invita infatti
il Governo a rafforzare le misure di sicurezza durante il periodo delle festività.
Il governo centrale e i partiti, aggiunge, si preoccupano però solo delle elezioni,
in programma il 7 marzo 2010, e soprattutto della “spartizione del petrolio”. In città
si respira un clima di tensione e paura, accresciuto dal nuovo attacco avvenuto giorni
fa a due luoghi di culto, uccidendo una neonata e ferendo altre 40 persone, fra cui
cinque liceali. Un’autobomba è esplosa nei pressi della chiesa dell’Annunciazione,
nel quartiere al-Mohandiseen, danneggiando muri e vetrate. Un secondo attentato ha
preso di mira la chiesa siro-cattolica dell’Immacolata, nel quartiere di al-Shifaa,
a nord di Mossul. Questi attacchi sono solo l’ultimo episodio di una serie di violenze
contro i luoghi di culto cristiani della città: il 26 novembre scorso i terroristi
hanno raso al suolo la chiesa di Sant’Efrem e colpito la Casa Madre delle suore domenicane
di Santa Caterina. L’arcivescovo di Kirkuk auspica ad una maggiore coesione all’interno
della comunità cristiana, perché riesca a creare un “potere forte” in grado di respingere
le violenze. “Distruggere questo mosaico – aggiunge – è come distruggere tutto l’Iraq”.
(C.P.)