2009-12-17 14:43:49

Il Papa ai vescovi bielorussi: cattolici e ortodossi insieme per testimoniare il Vangelo in una società secolarizzata


Di fronte alle sfide della società odierna, Benedetto XVI raccomanda alla Chiesa bielorussa una rinnovata testimonianza di unità, che potrà favorire i rapporti con l’autorità civile, le relazioni ecumeniche, il dialogo con altre culture e religioni. L’auspicio del Papa nel discorso stamane ai presuli bielorussi in visita ad limina, accompagnati da mons. Aleksander Kaskiewicz, presidente della Conferenza episcopale della Repubblica ex sovietica. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

 
“Corresponsabilità, comunione, condivisione delle decisioni”. Benedetto XVI ha incoraggiato i presuli bielorussi ad avanzare in questo impegno, per “annunciare con rinnovato entusiasmo ed incisività il perenne Messaggio del Vangelo in una società – ha sottolineato - che non è immune dalle tentazioni della secolarizzazione, dell’edonismo e del relativismo”, di cui sono segno la denatalità, la fragilità delle famiglie, l’illusione di trovare fortuna al di fuori della propria terra. Di fronte a tali sfide occorre da parte dei Pastori mostrare “la forza della fede”, “radicata in una solida tradizione”, preservando “la profonda identità cristiana della Nazione, nel dialogo rispettoso con le altre culture e religioni”, formulando con “grande cura” programmi e metodi pastorali “sempre più adeguati”, applicando “le decisioni della Conferenza episcopale”, così favorendo anche “il rapporto con l’Autorità civile e, particolarmente, le relazioni ecumeniche”.

 
Ha poi raccomandato il Papa “speciale attenzione” alla “dimensione educativa” dei giovani se oggi viviamo – ha ricordato – “in una sorta di ‘emergenza’” in questo settore. E così anche ha auspicato “una solida e rigorosa formazione spirituale e teologica” dei candidati al sacerdozio, guidati a “compiere una seria e profonda verifica della chiamata divina”.

 
Per questo ha chiesto il Santo Padre che nei seminari di Grodno e a Pinsk si continui ad offrire ai giovani candidati per il clero diocesano e per quello religioso un comune “itinerario formativo completo e qualificato”, “risultato di intensa collaborazione tra il vescovo e i rispettivi superiori religiosi”.

 
Benedetto XVI ha quindi auspicato “gesti concreti” di fraternità per affermare la pace, in particolare richiamando “la fraterna collaborazione con la Chiesa ortodossa di Bielorussia”, i cui pastori condividono “la ricerca e l’impegno per il bene dei fedeli”.

 
Riguardo infine i rapporti Chiesa-Stato, il Papa ha richiamato “la volontà delle parti di stipulare un Accordo”, in via di elaborazione, così come ribadito nel recente incontro in Vaticano con il presidente della Repubblica bielorussa, oltre “l’impegno di fattiva collaborazione su materie di comune interesse, al fine di promuovere, nel rispetto delle competenze di ciascun ambito, il bene dei cittadini".







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