Il Papa ai vescovi bielorussi: cattolici e ortodossi insieme per testimoniare il Vangelo
in una società secolarizzata
Di fronte alle sfide della società odierna, Benedetto XVI raccomanda alla Chiesa bielorussa
una rinnovata testimonianza di unità, che potrà favorire i rapporti con l’autorità
civile, le relazioni ecumeniche, il dialogo con altre culture e religioni. L’auspicio
del Papa nel discorso stamane ai presuli bielorussi in visita ad limina, accompagnati
da mons. Aleksander Kaskiewicz, presidente della Conferenza episcopale della Repubblica
ex sovietica. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Corresponsabilità,
comunione, condivisione delle decisioni”. Benedetto XVI ha incoraggiato i presuli
bielorussi ad avanzare in questo impegno, per “annunciare con rinnovato entusiasmo
ed incisività il perenne Messaggio del Vangelo in una società – ha sottolineato -
che non è immune dalle tentazioni della secolarizzazione, dell’edonismo e del relativismo”,
di cui sono segno la denatalità, la fragilità delle famiglie, l’illusione di trovare
fortuna al di fuori della propria terra. Di fronte a tali sfide occorre da parte dei
Pastori mostrare “la forza della fede”, “radicata in una solida tradizione”, preservando
“la profonda identità cristiana della Nazione, nel dialogo rispettoso con le altre
culture e religioni”, formulando con “grande cura” programmi e metodi pastorali “sempre
più adeguati”, applicando “le decisioni della Conferenza episcopale”, così favorendo
anche “il rapporto con l’Autorità civile e, particolarmente, le relazioni ecumeniche”.
Ha
poi raccomandato il Papa “speciale attenzione” alla “dimensione educativa” dei giovani
se oggi viviamo – ha ricordato – “in una sorta di ‘emergenza’” in questo settore.
E così anche ha auspicato “una solida e rigorosa formazione spirituale e teologica”
dei candidati al sacerdozio, guidati a “compiere una seria e profonda verifica della
chiamata divina”.
Per questo ha chiesto il Santo
Padre che nei seminari di Grodno e a Pinsk si continui ad offrire ai giovani candidati
per il clero diocesano e per quello religioso un comune “itinerario formativo completo
e qualificato”, “risultato di intensa collaborazione tra il vescovo e i rispettivi
superiori religiosi”.
Benedetto XVI ha quindi auspicato
“gesti concreti” di fraternità per affermare la pace, in particolare richiamando “la
fraterna collaborazione con la Chiesa ortodossa di Bielorussia”, i cui pastori condividono
“la ricerca e l’impegno per il bene dei fedeli”.
Riguardo
infine i rapporti Chiesa-Stato, il Papa ha richiamato “la volontà delle parti di stipulare
un Accordo”, in via di elaborazione, così come ribadito nel recente incontro in Vaticano
con il presidente della Repubblica bielorussa, oltre “l’impegno di fattiva collaborazione
su materie di comune interesse, al fine di promuovere, nel rispetto delle competenze
di ciascun ambito, il bene dei cittadini".