I seminaristi cattolici del Myanmar, stanno affrontando una grave crisi finanziaria.
Padre John Saw Yaw Han, rettore del seminario minore di San José, ha affermato che
i contributi dei donatori stranieri sono diminuiti del 50% negli ultimi due anni,
e il calo si è aggravato ancor di più a causa della crisi economica mondiale. Le donazioni
dei fedeli continuano ad essere il sostegno principale dei seminari. Padre Han ha
infatti ricordato che la colletta di Natale del 2008 riuscì a coprire l'equivalente
di un mese di spese per il seminario, cioè due milioni di kyats, 1.250 euro. “I sacerdoti
hanno il dovere di fare qualcosa per garantire la sopravvivenza del loro seminario”.
L’agenzia Zenit riporta che, i costi della formazione di un seminarista arrivano a
circa 450.000 kyats all'anno (circa 300 euro). I 51 giovani seminaristi del centro
San Giuseppe, l'unico seminario maggiore e meno colpito situato a Yangon, devono
apportare un contributo annuale di 100.000 kyats (67 euro) ciascuno per coprire le
spese di manutenzione e formazione. L'arcivescovo di Mandalay, monsignor Paul Zinghtung
Grawn, ha insistito nell’esortare i fedeli di tutta l'Arcidiocesi a unirsi all'associazione
St Aloyius Family Association, creata nel 2005, per apportare sostegno sia
materiale che spirituale ai seminaristi della regione. Le Chiese nel Myanmar, ha aggiunto
l’arcivescovo, potranno a poco a poco smettere di dipendere dagli aiuti esterni, e
trovare autonomamente i mezzi per diventare economicamente autosufficienti. (C.P.)