Messaggio natalizio dei vescovi del Venezuela: se vuoi la pace difendi la vita e la
giustizia
“Se vogliamo raggiungere una vera pace dobbiamo educare alla pace, quale prodotto
della giustizia e costruire insieme una cultura della vita”. Così i vescovi del Venezuela
in un comunicato firmato dalla presidenza dell’episcopato e indirizzato alla nazione
in occasione delle feste di Natale. I presuli invitano tutti “a promuovere tutte le
istanze della vita personale, familiare e sociale così come il dialogo e l’intesa,
rifiutando al tempo stesso ogni ricorso alla violenza, alle minacce e alle offese
personali usate come strumento per affrontare le divergenze”. In questo contesto i
vescovi, ancora una volta, condannano e rifiutano “le offese ingiustificate lanciate
in questi giorni contro l’arcivescovo di Caracas, cardinale Jorge Urosa”. I presuli
ribadiscono anche il loro sostegno “a tutte le persone, aggregazioni e istituzioni
che tramite un lavoro perseverante, in totale fedeltà alla Costituzione e alle leggi,
manifestano il loro disaccordo con le decisioni che limitano le libertà cittadine
e denunciano come poco democratico l’esercizio dell’autorità”. Nel clima di “rinnovamento
spirituale, di vicinanza familiare e di riconciliazione cristiana, sentimenti caratteristici
del natale, i vescovi venezuelani invitano inoltre a “contemplare nel presepe di Betlemme
il Dio fatto uomo” e così a “proclamare l’altissima dignità della persona umana” e
l’impegno “a difesa dei diritti inalienabili”. Nel comunicato si condannano poi alcuni
casi in cui questi diritti sono stati violati “in particolare in alcune città e regioni
della frontiera” con la Colombia. Prima di concludere il loro messaggio, i vescovi
esprimono grande preoccupazione “per lo stato di salute e per la vita dei giovani
studenti che attraverso uno sciopero della fame cercano di richiamare l’attenzione
della coscienza cittadina sulla situazione dei diritti umani” in Venezuela. “Vogliamo
far pervenire la nostra solidarietà a tutti coloro che in questi giorni - concludono
i vescovi - sentono l’incertezza e la tristezza per aver perso un caro per colpa della
violenza e l’insicurezza metropolitana; così come a tutti coloro che hanno perso il
proprio lavoro oppure vedono in pericolo i propri risparmi per i comportamenti irresponsabili
di alcune istituzioni bancarie, oppure a quanti che sono privati della loro libertà
a causa dello loro posizioni politiche”. (A cura di Luis Badilla)