Le sfide del Pianeta all’esame del “Parlamento delle religioni” riunito a Melbourne
in Australia
Pace, dialogo, lotta alla povertà e salvaguardia dell’ambiente: le principali sfide
del nostro tempo sono state dibattute da rappresentanti di circa 80 fedi al "Parlamento
delle religioni mondiali”, riunito in sessione plenaria a Melbourne, in Australia.
Dal Dalai Lama, capo del buddismo tibetano, all’ex-presidente americano Jimmy Carter,
esponente della Chiesa battista, dall’imam Tariq Ramadan a Giani Gurbachan Singh,
massimo esponente dell’autorità dei Sikh indiani, per una settimana personalità di
tutte le religioni hanno rivolto appelli contro le armi nucleari, le discriminazioni,
a favore del dialogo interreligioso e della solidarietà. In coincidenza con la Conferenza
internazionale sul clima, in corso a Copenhagen, in Danimarca, i partecipanti hanno
discusso del ruolo delle religioni per la preservazione del Pianeta, chiedendo ai
dirigenti mondiali di “risanare la Terra per le generazioni future”. Per la prima
volta dalla sua creazione nel 1893, il Parlamento delle religioni mondiali - che si
riunisce ogni cinque anni – ha eletto alla guida del suo Consiglio un musulmano, l’imam
Abdul Malik Mujahid, di Chicago, che succederà nel prossimo gennaio al pastore luterano
William E. Lesher. Riunito per la prima volta a Chicago, il Parlamento delle religioni
mondiali ha per obiettivo la promozione dell’armonia tra le fedi per un mondo equo,
sostenibile e pacifico. (R.G.)