Messaggio del presidente dei vescovi canadesi per la Giornata di preghiera per i popoli
autoctoni
La Chiesa canadese ha celebrato il 12 dicembre, Festa della Vergine di Guadalupe,
Patrona delle Americhe, la Giornata nazionale di preghiera per i popoli autoctoni.
Nel messaggio per la ricorrenza, promossa dal Consiglio autoctono cattolico del Canada,
il presidente della Conferenza episcopale, mons. Pierre Morissette, sottolinea il
valore simbolico di questa data, che - scrive - vuole ricordarci “come il messaggio
della salvezza è destinato a tutto il mondo”. Nel testo, il vescovo di Saint-Jerôme
ricorda anche che la Chiesa canadese si sta preparando a celebrare nel 2010 il quarto
centenario del battesimo del Grande capo Inuit Mi'kmaq Membertou. Questa commemorazione
– afferma - sarà un’occasione per richiamare l’invito di Cristo a “fare discepoli
di tutte le Nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo…” e “per rinnovare e rafforzare i nostri comuni vincoli di fede, di riconciliazione
e fiducia con i cattolici autoctoni”, nello spirito che ha caratterizzato l’incontro
di Benedetto XVI con una delegazione di esponenti aborigeni canadesi, lo scorso 29
aprile. Nell’omelia al Santuario della Martiri canadesi, il 15 settembre 1984, sottolinea
ancora il messaggio, “Giovanni Paolo II ci ha ricordato che “non solo il cristianesimo
interessa tutte le popolazioni indiane, ma Cristo, nei membri del suo corpo, è egli
stesso indiano”. La Giornata nazionale di preghiera per i popoli aborigeni – conclude
quindi il presidente dei vescovi canadesi - è un invito a tutti i cattolici del Paese
ad unirsi ai loro fratelli e sorelle indigeni nella preghiera e testimoniando che
‘siamo stati tutti battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo’.
(A cura di Lisa Zengarini)