Congresso a Gerusalemme su “Cultura della vita e religione”
Scienziati ed esperti in bioetica di religione ebraica, islamica e cristiana si sono
incontrati ieri ed oggi nella Città Santa e multiculturale per eccellenza, presso
l’Auditorium del Centro pontificio Notre Dame di Gerusalemme, diretto dai Legionari
di Cristo, per dialogare su bioetica e religioni. Il congresso dal titolo “Cultura
della vita e religione” è stato organizzato dalla Cattedra in Bioetica e Diritti umani
dell’Unesco in collaborazione con il Master in Scienza e fede dell’Università Pontificia
Regina Apostolorum, che insieme all’Università europea di Roma - grazie al riconoscimento
dell’Unesco nel luglio scorso - sono sedi italiane di tale cattedra. Tra le relazioni
di ieri quelle di due esperti, un ebreo e un musulmano, che hanno approfondito il
tema di vita e bioetica nelle rispettive tradizioni religiose, e l’intervento di
mons. Elio Sgreccia, presidente del Fibip (Federazione Internazionale dei Centri ed
Istituti di Bioetica di Ispirazione Personalista) e presidente emerito della Pontificia
Accademia per la Vita, che ha presentato l’etica e l’antropologia cattolica, nella
prospettiva biblica e personalistica. Nella tavola rotonda di ieri pomeriggio medici,
teologi, biologi e bioeticisti a confronto sui diversi approcci culturali e morali
alle scelte mediche. Un costruttivo e cordiale clima di dialogo intorno ai dilemmi
etici più caldi nel dibattito attuale, che ha richiamato l’attenzione anche sui metodi
di insegnamento e di presentazione della bioetica agli studenti di medicina e scienze
infermieristiche, che talora rischiano di non ricevere le chiavi ermeneutiche adeguate
a risolvere e valutare casi complessi e delicatissimi, quali sono le decisioni riguardanti
il fine vita, la proporzionalità delle cure, e il testamento biologico. L’incontro,
svoltosi in spirito d'ascolto e attenzione, ha portato a riflettere soprattutto su
temi fondamentali quali il diritto naturale, la dignità dell’uomo, le motivazioni
e antropologie sottese alle decisioni pratiche. Un primo e importantissimo passo per
avviare un approfondito dialogo tra culture e per intraprendere un cammino di pace
e di comprensione reciproca. (Da Gerusalemme, Sara Fornari)