Burkina Faso: inaugurato l’Ospedale San Massimiliano Kolbe dei Minori conventuali
di Sabou
Quest’anno la solennità dell’Immacolata Concezione, ha segnato un altro grande evento
per la missione e gli abitanti di Sabou, il comune situato nella zona centro occidentale
del Burkina Faso. Come racconta all’agenzia Fides padre Gianbattista Buonamano, direttore
del Centro missionario dei Frati minori conventuali, “la giornata dell’inaugurazione
ufficiale dell’ospedale San Massimiliano Kolbe è iniziata con la Celebrazione eucaristica
presieduta da mons. Basile Tapsoba, vescovo della diocesi di Koudouogou e responsabile
della Commissione episcopale della Sanità, a cui hanno partecipato molti sacerdoti
e tanti fedeli. Nel presentare il Progetto Ospedale, il direttore padre Tomek ha sottolineato
che “il Centro medico vuole offrire il suo servizio per il bene di tutti senza distinzione
di appartenenza religiosa o etnica ”. Una ulteriore testimonianza messa in risalto
dal direttore del centro missionario, è stata quella di Suor Maria, medico della struttura,
la quale ha riportato in sintesi l’attività dell’ospedale. “Sono in servizio 22 operatori
tra infermieri, guardiani, farmacista, animatrici, ragioniere. 7 infermieri si alternano
giorno e notte per le urgenze, le cure dei bimbi malnutriti, il reparto di medicina
generale (circa 30 consulenze al giorno e 5 o 6 ricoverati). Quattro animatrici si
occupano dei bimbi malnutriti con le loro mamme. Si tratta di seguire un protocollo
preciso di recupero (cura e nutrizione) e di educare le mamme ad una migliore igiene
di vita. Spesso ci sono da risolvere problemi sociali molto dolorosi. Attualmente
abbiamo circa 12/18 bambini che soffrono di malnutrizione grave ricoverati con le
loro mamme, mentre gli esterni, che quotidianamente vengono al Centro, possono essere
da 30/70 secondo la stagione. Nonostante le sfide, guardiamo al futuro con speranza.
Sperimentiamo quotidianamente la Provvidenza di Dio, il quale ci sostiene con il suo
amore di Padre. Fiduciosi in Lui e grati di essere stati scelti a servirlo nei nostri
fratelli e sorelle burkinabè, viviamo nella gioia della vita nuova dataci in Cristo
nostro Salvatore” conclude padre Gianbattista. (R.P.)