Il vescovo deve suscitare l’attesa di Dio: così il cardinale Bertone per l’ordinazione
di tre nuovi vescovi
Ieri pomeriggio nella Basilica di San Pietro il cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone ha presieduto la Messa per la consacrazione episcopale di mons. Jean Lafitte,
segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, di mons. Mario Toso, segretario
del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, e di mons. Giovanni D’Ercole, religioso
della Piccola Opera della Divina Provvidenza, nuovo vescovo ausiliare dell’Aquila.
Nell’omelia il cardinale Bertone ha ricordato che la “dimensione essenziale dell’episcopato”
consiste nel “risvegliare nei cuori dei fedeli l’attesa di Dio”, in modo particolare
in questo periodo di Avvento; nel “riportare Dio nel mondo”, soprattutto dove non
è riconosciuto; nel suscitare il desiderio di Dio che per primo si pone in attesa
dell’uomo, “bussa alla porta e aspetta che noi apriamo”, che impariamo ad “accoglierlo,
ascoltarlo, per giungere a capirlo, amarlo, adorarlo”. Un compito che il vescovo deve
assolvere anzitutto portando nel proprio cuore quella stessa attesa che intende suscitare
nei fedeli, dando esempio di giustizia, veicolando il “valore della competenza, della
responsabilità nella famiglia e nel lavoro, come pure negli ambiti dell’impegno sociale
e civile”. “Una condotta retta e giusta è il primo frutto di conversione che Dio si
attende da noi”, ha aggiunto il segretario di Stato vaticano che ai nuovi vescovi
ha infine ricordato il significato del loro mandato: “L’apostolo non parla o agisce
in nome proprio, né con le proprie forze e capacità, ma in nome di Cristo e della
potenza del suo Spirito”. (C.D.L.)