Turchia: le Chiese europee incontrano le autorità per chiedere la tutela delle minoranze
religiose
Una delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese (Coe) e della Conferenza delle
Chiese d’Europa (Kek) ha incontrato alla fine di novembre in Turchia il vice primo
ministro Bülent Arınç ed alcuni rappresentanti della presidenza degli affari religiosi
per discutere di minoranze religiose. Le autorità turche hanno espresso la volontà
di garantire a tutte le minoranze del Paese l’esercizio del diritto alla libertà religiosa
e con i delegati delle Chiese hanno discusso del ruolo che le Chiese e le organizzazioni
ecumeniche internazionali possono giocare per contribuire attivamente perché la Turchia
possa entrare a far parte dell’Unione europea. Ad Istanbul la delegazione ecumenica
ha incontrato inoltre il patriarca Bartolomeo I, l’arcivescovo Aram Atesian del patriarcato
armeno, e rappresentanti della comunità ortodossa siriana. Colloqui si sono svolti
anche con la comunità ebraica e ad Ankara, la delegazione ecumenica è stata accolta,
al monastero ortodosso siriano Mor Gabriel, dall’arcivescovo Mor Timotheos Samuel
Aktas, responsabile della comunità religiosa. Con il Coe e la Kek le Chiese di Turchia
hanno affrontato diversi argomenti e tra le difficoltà sulle quali si sono confrontate
si è discusso in particolare del non riconoscimento dello “statuto ecumenico” del
patriarca ecumenico e del suo patriarcato, gli ostacoli alla riapertura della Scuola
teologica di Chalki e il patriarcato armeno ha ricordato le restrizioni che esistono
sul diritto di proprietà di diverse chiese, scuole e ospedali. (T.C.)