2009-12-12 12:56:27

Il cardinale Brady sullo scandalo degli abusi: nuova fiducia dopo l’incontro col Papa


Un incontro importante da cui ripartire: nutrono questa fiducia i vescovi irlandesi, ricevuti ieri in Vaticano dal Papa per la questione degli abusi sui minori, perpetrati da parte di membri del clero dell’arcidiocesi di Dublino. Benedetto XVI ha espresso ancora una volta il suo profondo dolore per la vicenda, vergogna per i sacerdoti e i religiosi che hanno tradito la loro missione, e vicinanza a tutti coloro che sono stati colpiti da questi “crimini efferati” annunciando una sua prossima lettera ai fedeli irlandesi. Sull’incontro ascoltiamo quanto ha detto, al microfono di Emer McCarthy, il cardinale Seán Brady, arcivescovo di Armagh e primate d’Irlanda:RealAudioMP3

R. – I agree that this was…
Sono d’accordo sul fatto che questo sia stato un incontro molto importante: certo per noi è stato un evento molto triste. E’ la seconda volta che sono venuto a Roma quest’anno per discutere con il Santo Padre tutta la questione dell’abuso dei minori da parte di preti e religiosi. Siamo tornati a casa pieni di una nuova fiducia perché c’è una nuova consapevolezza di questo problema e una determinazione nell’affrontarlo efficacemente. Siamo incoraggiati dalla promessa, da parte del Santo Padre, di una sua lettera pastorale in cui ci incoraggerà e forse ci ammonirà: e questo va bene. L’aspettiamo con ansia. Una delle questioni da risolvere è quella del ruolo del laicato nella vita della Chiesa irlandese. Il fatto è che non abbiamo preso seriamente in considerazione quanto detto dal Concilio Vaticano II. Ci sono dei laici molto maturi e ben formati, ma i sacerdoti continuano ad essere preparati come se dovessero fare tutto da soli. Questo indica un bisogno di sviluppare le capacità di collaborare, di lavorare con gli altri, con gli altri preti, con i vescovi, con i genitori, gli insegnanti, i laici in genere. Ma la sfida più grande di tutte che ci lascia questo scandalo è imparare la lezione e mantenere al sicuro i bambini: questa è la priorità.







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