I vescovi sudafricani: i Mondiali di calcio, grande opportunità ma anche rischio per
i poveri
La Coppa del Mondo di Calcio rappresenta per il Sudafrica “una grande opportunità”,
ma, al tempo stesso, porta con sé “molti rischi e minacce”, non ultima quella di un’ulteriore
emarginazione dei poveri e quindi di un indebolimento della coesione sociale del Paese.
Lo rileva la Commissione Giustizia e Pace sudafricana in una nota di commento pubblicata
sul sito della Conferenza episcopale, in cui invita i fedeli a una riflessione sui
reali benefici che questo importante evento sportivo porterà al Paese. Un evento che
ha suscitato sentimenti contrastanti tra i cittadini sudafricani: da un lato grandi
aspettative ed entusiasmo, dall’altro scetticismo e ostilità. Il primo punto della
riflessione di Giustizia e Pace riguarda i benefici economici: se, per un verso, c’è
“una buona probabilità che la Coppa del Mondo darà un’importate spinta alla crescita
economica del Paese” (grazie agli investimenti nelle infrastrutture, alla valorizzazione
delle capacità imprenditoriali e alla promozione del turismo), “non vi è alcuna garanzia
che tali benefici arriveranno ai poveri”. Lo dimostra il fatto che la crescita economica
di questi ultimi dieci anni ha portato ad un allarmante aumento del divario tra ricchi
e poveri in Sudafrica “diventato il più grande del mondo”. Un’altra preoccupazione
evidenziata dalla Commissione Giustizia e Pace riguarda l'impatto ambientale negativo
dei Mondiali: il Sudafrica non ha infatti le infrastrutture necessarie per fare fronte
all’aumento delle emissioni di CO2 e dei rifiuti prodotti dall’enorme afflusso di
gente nel Paese. Inoltre - evidenzia ancora la nota - gli stadi in costruzione, per
i quali sono state investite cifre astronomiche, rischiano di restare “grandi cattedrali
nel deserto”, dal momento che è poco probabile che in futuro potranno essere regolarmente
riempiti. Un altro aspetto sul quale si sofferma la nota sono gli effetti della Coppa
del Mondo sulla coesione sociale e l’unità nazionale. Se per molti sudafricani essa
ne potrebbe risultare rafforzata, alcune situazioni di fatto fanno temere il contrario:
la debolezza della squadra sudafricana (e la sua probabile eliminazione), l’ulteriore
emarginazione dei poveri, l’aumento della criminalità già alta nel Paese e del traffico
di esseri umani. La nota invita quindi i cristiani a promuovere “attivamente gli obiettivi
nobili della Coppa del Mondo”, sensibilizzando allo stesso tempo l’opinione pubblica
e le autorità sui rischi e le minacce che ostacolano il loro raggiungimento. (L.Z.)