Scambio degli strumenti di ratifica dell'Accordo tra Santa Sede e Brasile
Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, si è proceduto allo scambio degli strumenti
di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Federativa del Brasile,
firmato il 13 novembre 2008. Hanno proceduto allo scambio per la Santa Sede mons.
Dominique Mamberti, segretario per i Rapporto con gli Stati, e per la Repubblica Federativa
del Brasile l’ambasciatore Luiz Felipe de Seixas Corrêa, munito dei Pieni Poteri.
Presenti al solenne atto anche i cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato,
e Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero.
L’Accordo, che
entra in vigore oggi, consolida ulteriormente i tradizionali vincoli di amicizia e
di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di un Preambolo e di venti
articoli, che disciplinano vari ambiti, tra i quali: lo statuto giuridico della Chiesa
cattolica in Brasile, il riconoscimento dei titoli di studio, l’insegnamento religioso
nelle scuole pubbliche, il matrimonio canonico, il regime fiscale. L’Accordo – ha
detto nella circostanza mons. Mamberti - rappresenta “anche un punto di partenza”
prendendo le mosse “proprio dall’attuale momento di ottimo stato delle relazioni diplomatiche
bilaterali. Il consenso raggiunto – ha aggiunto - è il più chiaro segnale della volontà
di continuare a lavorare insieme, con un nuovo strumento, per il conseguimento della
formazione integrale di ogni persona, in quanto credente e in quanto cittadino”. Mons.
Mamberti ha sottolineato che “l’Accordo non pregiudica la sussistenza e l’attività
di tante Comunità religiose, cristiane e non cristiane, che in Brasile hanno trovato
accoglienza, e neppure pone la Chiesa cattolica in una posizione privilegiata, come
qualcuno potrebbe essere erroneamente indotto a pensare. Esso, piuttosto, garantisce
la libertà che ad essa compete e tiene doverosamente in considerazione il singolare
ruolo che la medesima Chiesa cattolica ha avuto nella formazione della coscienza e
dell’identità culturale del Paese”.