2009-12-10 13:25:50

Scambio degli strumenti di ratifica dell'Accordo tra Santa Sede e Brasile


Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, si è proceduto allo scambio degli strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Federativa del Brasile, firmato il 13 novembre 2008. Hanno proceduto allo scambio per la Santa Sede mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporto con gli Stati, e per la Repubblica Federativa del Brasile l’ambasciatore Luiz Felipe de Seixas Corrêa, munito dei Pieni Poteri. Presenti al solenne atto anche i cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero.

L’Accordo, che entra in vigore oggi, consolida ulteriormente i tradizionali vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due Parti, si compone di un Preambolo e di venti articoli, che disciplinano vari ambiti, tra i quali: lo statuto giuridico della Chiesa cattolica in Brasile, il riconoscimento dei titoli di studio, l’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, il matrimonio canonico, il regime fiscale. L’Accordo – ha detto nella circostanza mons. Mamberti - rappresenta “anche un punto di partenza” prendendo le mosse “proprio dall’attuale momento di ottimo stato delle relazioni diplomatiche bilaterali. Il consenso raggiunto – ha aggiunto - è il più chiaro segnale della volontà di continuare a lavorare insieme, con un nuovo strumento, per il conseguimento della formazione integrale di ogni persona, in quanto credente e in quanto cittadino”. Mons. Mamberti ha sottolineato che “l’Accordo non pregiudica la sussistenza e l’attività di tante Comunità religiose, cristiane e non cristiane, che in Brasile hanno trovato accoglienza, e neppure pone la Chiesa cattolica in una posizione privilegiata, come qualcuno potrebbe essere erroneamente indotto a pensare. Esso, piuttosto, garantisce la libertà che ad essa compete e tiene doverosamente in considerazione il singolare ruolo che la medesima Chiesa cattolica ha avuto nella formazione della coscienza e dell’identità culturale del Paese”.







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