Romania: simposio sulla difesa dei valori dello spirito durante la dittatura comunista
“La resistenza attraverso i valori spirituali. Modelli e fatti nella storia recente
della Romania e dell’Europa dell’Est”. È tema al centro del simposio internazionale
che si svolge oggi e domani presso l’Istituto teologico romano-cattolico di Iasi,
in Romania. La due giorni ha l’obiettivo di proporre un legame con la storia recente
che possa mettere in risalto la resistenza tramite i valori dello spirito di fronte
alle persecuzioni della dittatura comunista a 20 anni dalla caduta del regime romeno.
Non a caso la conferenza ricade nell’anniversario della “dies natalis” del servo di
Dio, il vescovo martire Anton Durcovici, ponendosi quindi come un omaggio intellettuale,
pastorale e liturgico, reso all’ex-pastore della diocesi di Iasi. Un omaggio allargato
a tutti i pastori della Chiesa di Cristo in Romania e in Europa dell’Est che, durante
la persecuzione comunista, hanno accettato la prigione oppure la morte per la causa
di Dio e il bene della loro comunità, ma anche a tutte le elite romene e europee che
abbiano creduto nei valori dello spirito sino alla morte. In questo modo ci si rivolge
anche alla generazione presente, esortandola a vivere nel mondo dei valori spirituali
come via di salvezza di fronte alle persecuzioni delle diverse dittature, cominciando
con quelle comuniste e fasciste e terminando con quelle recenti, del nichilismo e
del relativismo. L’iniziativa si avvarrà di diverse testimonianze di laici e religiosi
in riferimento a questi eventi drammatici della storia recente. In apertura sono
stati letti i messaggi di saluto del decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Angelo
Sodano; dell’arcivescovo di Cracovia, cadinale Stanislao Dziwisz; dell’arcivescovo
di Praga, cardinale Miroslav Vlk e dell’arcivescovo di Esztergom, Peter Erdo. (M.G.)