Malaysia: la Chiesa tra difesa dei non-musulmani e dialogo con l'islam
La Chiesa in Malaysia deve avere il coraggio di continuare a difendere i diritti dei
non-musulmani, promuovendo nel contempo la ricerca dell’uguaglianza e della giustizia
attraverso il dialogo con tutti. Ad affermarlo all’agenzia Ucan è mons. Paul Tan Chee
Ing, vescovo della diocesi di Melaka-Johor, nel Borneo settentrionale. 69 anni, mons.
Tan è da tempo impegnato nel dialogo interreligioso e nella difesa dei diritti delle
minoranze religiose in Malaysia, dove l’etnia dominante malese è in maggioranza musulmana.
Prima di essere nominato vescovo di Melaka-Johor ha co-fondato nel 1980 il Consiglio
consultivo malese per il Buddismo, il Cristianesimo, l’Induismo, Sikhismo e taoismo
(Mccbchst, in sigla), un organismo che negli anni è diventato un interlocutore privilegiato
delle autorità malesi sulle questioni riguardanti la convivenza tra le religioni nel
Paese. Interpellato dall’Ucan sull’annosa controversia circa l’uso della parola "Allah"
per indicare Dio nella Bibbia tradotta in malese, o nella sezione in lingua malese
del settimanale cattolico locale “The Herald”, mons. Tan ha ribadito gli argomenti
più volte sostenuti dalle Chiese cristiane locali: ossia, che in malese non esiste
un altro termine, oltre a quello di “Allah”, per indicare Dio, che il suo uso da parte
dei cristiani data da molto prima dello stesso Maometto e che nella vicina Indonesia
i cristiani usano da secoli questa parola senza alcun problema. La controversia –
evidenza il presule – è solo uno dei tanti segnali della progressiva islamizzazione
della società e dell’ordinamento giuridico malese che di fatto privilegia l’Islam,
praticato dal 60% dei 28 milioni di abitanti della Federazione. Di fronte a questi
tentativi, dice, “la Chiesa dovrebbe avere la forza di continuare ad essere paladina
dei diritti dei non musulmani e allo stesso tempo premere per l’uguaglianza nel dialogo
con tutti”. Secondo mons. Tan è “essenziale unire le nostre forze con tutti i non
musulmani nell’ambito del Mccbchst. In questo modo – afferma - non verremo additati
come anti-musulmani e faremo sentire meglio la nostra voce insieme a quella degli
altri che insieme a noi costituiscono il restante 40% della popolazione”. I cristiani
in Malaysia rappresentano intorno al 9% della popolazione, di cui i cattolici sono
circa 3-3,5%. La maggior parte è concentrata nelle province del Sabah e del Sarawak,
nell’isola del Borneo. (L.Z.)