2009-12-10 15:42:07

Finito di copiare il “Vangelo del Cile”. Un versetto è opera del Papa


L’arcivescovo di Santiago del Cile, cardinale Francisco Javier Errázuriz, lo scorso 8 dicembre nel corso dell’omelia dell’Eucaristia celebrata nel santuario dell’Immacolata Concezione nella colina di San Cristóbal nella capitale, ha rivelato che è stato Benedetto XVI a copiare il primo versetto del Vangelo di Marco dando così inizio alla singolare iniziativa chiamata “Il Vangelo del Cile”. Nella cornice della Missione continentale in corso, l’episcopato, alcuni mesi fa, ha lanciato l’idea di far copiare a 8mila fedeli volontari i Vangeli per concludere con l’elaborazione di un libro da pubblicare prossimamente e distribuire in tutto il Paese. In sostanza, l’8 dicembre si è chiusa l’iniziativa e ora il progetto è entrato in una fase editoriale che impiegherà alcuni mesi poiché si tratta di allestire e stampare un libro facsimile che riporti tutte le calligrafie digitalizzate dei partecipanti. Secondo gli organizzatori del progetto la prima copia stampata sarà disponibile nel mese di novembre del 2010 e sarà depositata presso il Santuario nazionale della “Virgen de Maipú” nelle vicinanze della capitale. Nonostante i molteplici problemi che preoccupano il popolo cileno, così come altri dell’America Latina, alle prese con gravi incertezze socio-economiche e diverse sfide di natura etica, il Paese sudamericano sta attraversando un momento religioso molto intenso e di grande partecipazione sociale. Alcune settimane fa si è svolto nella città di Concepción un affollatissimo pellegrinaggio con la presenza inattesa di oltre 10mila giovani. Quest’iniziativa del “Vangelo del Cile” è stata una vera mobilitazione di massa con eventi collaterali di grande rilevanza spirituale e religiosa. Infine, fra il 7 e l’8 dicembre, presso il Santuario mariano de Lo Vásquez (Valparaiso), secondo i rapporti della polizia locale si sono raduni almeno 800mila fedeli e pellegrini. Il pellegrinaggio, che in pratica è iniziato il 6 dicembre, si è valso dell’aiuto di più di mille volontari, 50 sacerdoti, e decine di seminaristi e religiose. Mons. Gonzalo Duarte, vescovo di Valparaiso, parlando con i giornalisti ha sottolineato i “due aspetti più belli di questa festa religiosa: da un lato l’allegria di coloro che partecipano, arrivano per fermarsi almeno un giorno e vivono insieme lunghe ore di fratellanza. Dall’altro, ha spiegato il presule, la preghiera che porta ad affidarsi alla Vergine, a confessarsi e ad ascoltare la Messa per poi tornare con il cuore rinfrescato e rinnovato alle loro case e parenti”. (A cura di Luis Badilla)







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