La Chiesa colombiana dice “no” alla pillola del giorno dopo
In Colombia Il vescovo ausiliare di Bucaramanga, mons. Juan Vicente Córdoba Villota,
segretario della conferenza episcopale, giudica “abortiva nonché immorale” una proposta
recente del candidato alla presidenza della Repubblica, Rafael Pardo, che propone
la distribuzione gratuita della pillola del giorno dopo alle ragazze minori di 15
anni. Secondo Rafael Pardo si tratta di un metodo per combattere le gravidanze in
età adolescenziale. “L’uso di questa pillola non è per niente conveniente perché attenta
alla salute delle donne e, inoltre, è chiaramente un mezzo abortivo”, ha osservato
il presule. Il vescovo ha poi sottolineato “che si deve promuovere tutto ciò che è
necessario realizzare per non provocare danni alla salute delle nostre ragazze”. Certamente
– ha aggiunto - questa pillola non è proprio un modo di “proteggere le adolescenti”.
Che questo farmaco abortivo sia danno per la salute di chi lo usa “non è una questione
di sagrestia bensì ciò che insegna e dice la ricerca scientifica”, ha rilevato mons.
Juan Vicente Córdoba. D’altra parte, il vescovo di Pereira, mons. Tulio Duque Gutiérrez,
rivolgendosi direttamente al candidato gli ha chiesto di correggere quanto ha detto
e chiesto di ritirare la proposta poiché “è immorale”. Rafael Pardo, membro del partito
liberale, attualmente all’opposizione, ha presentato alcune settimane fa la sua candidatura
per le elezioni presidenziali di maggio 2010. Ha introdotto nella sua campagna, quale
tema di discussione rilevante, la lotta contro le gravidanze adolescenziali, fenomeno
che caratterizza la quasi totalità delle nazioni latinoamericane. Questo - ha spiegato
- è possibile solo introducendo la distribuzione di massa della pillola del giorno
dopo. Pardo ha ricordato che in Colombia questo tipo di gravidanze si sono duplicate
nelle ultime due decadi e questo, ha aggiunto, “non fa altro che peggiorare la situazione
di molte ragazze che restano intrappolate nella povertà dalla quale è molto difficile
uscire”. Pardo ha anche affermato che la pillola del giorno dopo non è abortiva come
sostengono la Chiesa e numerosi scienziati. Per il candidato si “tratta di una soluzione
d’emergenza” poiché - ha riconosciuto - la soluzione “è l’educazione e la prevenzione”.
Da parte sua, il procuratore generale della Colombia, Alejandro Ordóñez, condividendo
la posizione della Chiesa, ha ricordato che, seppure la vendita di questa pillola
in Colombia oggi sia libera, si “sa che comunque è un mezzo abortivo”. Diversi studi
latinoamericani recenti analizzano le gravidanze in tre periodi di età: 10–14, 14–16
e 17–19 anni e giungono alla conclusione che sono in aumento in tutte questa fasce
d’età. Sono ormai una vera piaga sociale. Spesso queste ragazze vengono abbandonate
dal padre del loro figlio, anche lui normalmente adolescente, e non di rado abbandonate
anche dalla loro famiglia. Se prima già erano povere, dopo la gravidanza sprofondano
in una situazione ancora più grave. Molte fanno parte dell’esercito dei nuovi poveri
che cresce ogni giorno. In America Latina tutte le Conferenze episcopali hanno dei
programmi per assistere e aiutare queste ragazze durante e dopo la gravidanza. Non
poche istituzioni si occupano di quelle che decidono di non interrompere la gravidanza.
Si deve però incentivare la questione fondamentale che aspetta soprattutto allo Stato:
l’informazione, la prevenzione e soprattutto l’educazione all’amore e alla vita. (L.B.)