Mass media e Africa: un sito scommette su un'informazione accurata
Di Africa nei mass-media si parla poco o niente. Offrire ogni giorno notizie dai Paesi
africani, nelle lingue inglese e francese, attraverso una rete di giornalisti locali
cui assicurare un regolare stipendio, è l’obiettivo del sito www.africa times news.
com, ideato di recente da Riccardo Barlaam, giornalista del “Sole 24 Ore” con la passione
per la politica internazionale e in particolare per l’Africa. Partita di recente senza
pubblicità o strategie di marketing, l’iniziativa cerca ora sostegno economico per
continuare a vivere e a crescere. Adriana Masotti ha intervistato Riccardo
Barlaam.
R. – Siamo
arrivati da zero a 80 mila pagine viste al mese e a 45 mila utenti mensili. L’obiettivo
è di allargare questa rete, di creare una piattaforma con notizie originali dalle
varie nazioni, che spesso non entrano nel circuito delle agenzie internazionali, e
poi di riuscire in qualche modo a offrire questi contenuti agli operatori telefonici
africani. In Africa tutti hanno i telefonini e fra qualche anno, attraverso i telefonini
a basso costo, sarà possibile navigare su internet: quindi, ricevere informazioni,
guardare le previsioni del tempo, sapere cosa ha fatto la propria squadra di calcio
preferita. D. – Oltre a questo aspetto informativo ce n’è anche
uno più direttamente di sviluppo: creare opportunità di lavoro per i giornalisti africani... R.
– Sì, io ho conosciuto – tutto nasce da lì – alcuni giornalisti con un’ottima formazione
culturale, senza lavoro, per tanti motivi. Quindi, c’è l’idea di far qualcosa di concreto,
per offrire un’opportunità di lavoro a queste persone. D. –
Perché l’informazione è così cruciale per lo sviluppo di tutti i popoli e quindi dell’Africa? R.
– Perché l’informazione è conoscenza, consapevolezza dell’ambiente in cui si vive
e un aiuto per essere cittadini, per essere cittadini attivi. L’informazione io credo
porti con sé la parola “sviluppo”, porti con sé la parola “democrazia”. D.
– Qualunque progetto ha bisogno anche di finanziamenti, è il caso anche di Africa
Times News... R. – La speranza è quella di rendere il progetto
sostenibile e di far sì che attraverso le informazioni qualcuno possa essere interessato:
operatori telefonici, istituzioni o aziende; quindi, avere queste informazioni e sostenere
il lavoro di chi le crea in qualche modo, le produce. Per adesso, però, nella prima
fase almeno, per far sì che questo progetto possa continuare a vivere e a crescere
c’è bisogno di un sostegno finanziario. Abbiamo da poco creato un’associazione, che
si chiama come il sito “Associazione Africa Times News”, c’è un conto bancario e stiamo
pensando di lanciare una campagna con uno slogan, che potrebbe essere: “Adotta un
giornalista africano” per cercare appunto il contributo di tutti, di chi volesse dare
una mano.