2009-12-08 11:34:40

La “Madonna col Bambino” su cartonetto di Michelangelo in esposizione a Roma


Fino al 10 gennaio è in esposizione ai Musei Capitolini di Roma uno dei disegni più enigmatici di Michelangelo Buonarroti: la “Madonna col Bambino” su cartonetto, del 1525 circa. L’opera, esposta al pubblico solo in rarissime occasioni, arriva direttamente da Casa Buonarroti a Firenze. Claudio Cavallaro ha intervistato la dottoressa Pina Ragionieri, direttrice del museo fiorentino.RealAudioMP3

R. – Questo cartonetto è fatto su due fogli congiunti tra di loro, per cui è di dimensioni piuttosto grandi. In questo spazio si staglia la Madonna disegnata a matita, ma il bambino – che è fortemente sbozzato e molto plastico e anche molto robusto, come bambinetto – sta attaccato al seno della Madonna. Questa è una Madonna che dà il latte e non guarda il bambino. Chi verrà a vedere questa opera, vedrà che il bambino ha una tecnica molto mista, anche con colore e con acquerella ture, e questo è dovuto non soltanto all’artista, ma al fatto che questi fogli restavano a lungo nelle botteghe e molto probabilmente, sul corpo di questo bambino c’è l’esercitazione di qualche allievo.

 
D. – I critici d’arte sono d’accordo nel ritenere quest’opera molto difficile ed enigmatica. Lei cosa può dirci?

 
R. – Come sempre dobbiamo fare con Michelangelo, dobbiamo andare al di là della forma, al di là della tecnica e capire il contenuto spirituale. C’è una mamma che non riesce a concludere il rapporto d’amore con il bambino perché è sempre tesa, con lo sguardo sempre perduto nel presagio della Passione, delle future sventure. E questo è una specie di filo che collega tutte le Madri con Bambino fatte da Michelangelo, fin dalla meravigliosa “Pietà” vaticana, poi alle “Pietà” straziate della vecchiaia.

 
D. – Quest’opera contiene anche uno dei famosi pentimenti di Michelangelo …

 
R. – Quelli che si chiamano in termine tecnico “pentimento”, sono delle cancellature poi fatte in altro modo. Una di queste, per esempio, vede il dito della mamma volto verso il figlio. Poi Michelangelo lo cancella e sopra ci fa questa madre che guarda, appunto, verso un futuro di lutto.

 
D. – Qual era il rapporto di Michelangelo con il sentimento religioso?

 
R. – Michelangelo è sempre stato molto religioso ma con gli anni, poi, il sentimento religioso si mescola sempre più ai presagi di morte; sente, però, una religione vera, insomma, sua, intima che era alla base anche della sua arte. Quel fatto della Madonna che soffre con il bimbo in collo, che soffre la Passione è un tipo di misticismo molto profondo e molto personale.







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