Colombia: al via oggi la campagna nazionale “No alle armi, sì alla vita”
La Chiesa colombiana ha aderito alla campagna “No alle armi, sì alla vita” che prende
il via oggi nel Paese sudamericano e che ha come scopo, secondo gli organizzatori,
quello di sensibilizzare la popolazione “sul bisogno e la convenienza di vivere senza
strumenti di morte, in armonia e collaborazione”. Oggi, presso il parco Terzo millennio
di Bogotà, alla cerimonia di apertura parteciperà in rappresentanza della Conferenza
episcopale colombiana mons. Juan Vicente Córdoba Villota, vescovo ausiliare di Bucaramanga
e segretario generale dell’episcopato. Il presule, giorni fa, annunciando l’adesione
della Chiesa alla campagna e la sua presenza alla cerimonia, ha lanciato un invito
a tutte le parrocchie e comunità ecclesiali affinché partecipino alle iniziative in
programma. Per i cattolici colombiani, questa campagna - che si concluderà il 31 gennaio
2010 - è un’importante occasione per rinnovare il magistero riguardo alla grande questione
della difesa della vita umana, della sua dignità e della sua integrità, dal concepimento
fino al suo termine naturale. Ai diversi momenti del programma hanno aderito anche
altre istituzioni e organizzazioni come la Polizia nazionale colombiana, il Ministero
della Difesa, le Forze armate, tutte le Chiese cristiane presenti nel Paese e numerosi
università ma anche migliaia di associazioni della società civile. Una prima espressione
di quanto sia sentita questa campagna è la decisione delle autorità della capitale
che hanno vietato, per il mese di gennaio, il porto di qualsiasi arma anche per chi
possiede un permesso. La Colombia, dal 1990, è considerata fra le nazioni più violente
al mondo e tuttora si trova fra i primi posti dei Paesi dove si registrano la maggior
quantità di omicidi, anche se va detto che ci sono stati importanti progressi negli
ultimi anni. La diminuzione degli omicidi è stata possibile grazie a nuovi strumenti
legali che favoriscono una maggiore sicurezza dei cittadini, in particolare nelle
metropoli, e soprattutto per le continue campagne contro la violenza. E’ stato riscontrato,
nell’ambito di tali iniziative, che il 74% degli omicidi si registravano nelle ore
serali e durante la notte e nella quasi totalità erano provocati dall'uso di armi
leggere. Una misura in contrasto con questa politica e con questi risultati, che oggi
viene molto criticata e che sarà tema di discussioni durante la Campagna, è quella
di facilitare la concessione dei permessi per portare un arma. Un punto particolarmente
polemico e criticato riguarda alcune disposizioni legali che in sostanza consentono
di ereditare sia il permesso per portare l’arma sia l’arma stessa. (A cura di Luis
Badilla)