Argentina: preghiera nazionale per i politici e per un Paese equo
Ieri, in tutte le parrocchie dell’Argentina, accogliendo l’invito dei vescovi e in
particolare della Commissione Giustizia e Pace, si è pregato per i politici e per
una Nazione “senza poveri né esclusi, senza inimicizie e violenze”. In particolare,
nel corso delle preghiere dei fedeli delle celebrazioni eucaristiche dominicali, si
sono ricordate “le persone che hanno responsabilità pubbliche” e fra loro “i nuovi
legislatori che in questi giorni prendono possesso delle loro alte funzioni”. Si è
trattato di dare continuità all’invito dei vescovi argentini che alcuni mesi fa nel
loro documento a proposito delle celebrazioni del bicentenario dell’Indipendenza nazionale
hanno rilevato l’importanza di lavorare in favore di un vero “progetto di Nazione
che consenta uno sviluppo integrale e un’autentica promozione umana”. “Come cittadini,
compartecipi della vita sociale, politica ed economica del nostro Paese - si legge
in una nota della Commissione Giustizia e Pace - ci uniamo spiritualmente, al di là
delle appartenenze di fedi religiose e posizioni politiche, per chiedere a Dio che
illumini tutte le persone che hanno una responsabilità pubblica, in particolare quelli
che sono stati eletti per legiferare”. In diverse diocesi, in particolare dove sono
state elette nuove autorità, l’ordinario diocesano ha celebrato la Santa Messa come
nel caso di Corrientes, dove l’arcivescovo mons. Andrés Stanovnik, ex segretario generale
del Celam, insieme con i vescovi di Goya, mons. Ricardo Faifer e di Santo Tomé, mons.
Hugo Santiago, hanno lanciato un invito congiunto affinché i fedeli prendessero parte
alle preghiere per il futuro del Paese, chiedendo per i responsabili della cosa pubblica
saggezza, lungimiranza e responsabilità. (L.B.)