Africa: le Chiese dei Grandi laghi chiedono più sforzi per la pace
“Chiediamo la fine delle violenze, delle guerre e del saccheggio delle risorse naturali
nella regione e dai politici ci aspettiamo una maggiore unità d’azione per rendere
effettive pace, riconciliazione e integrazione tra ruandesi, burundesi e congolesi”
ha detto l’arcivescovo di Bujumbura, monsignor Cyprien Ntamwana, attuale presidente
dell’Associazione delle conferenze episcopali dell’Africa centrale (Aceac), durante
la messa conclusiva del giubileo delle chiese dell’Africa centrale celebrata ieri
allo Stadio dei Martiri di Kinshasa. Davanti a più di 70.000 fedeli congolesi e altri
provenienti dal Burundi e Rwanda, monsignor Ntamwana ha invitato popolazioni e Chiese
ad “interiorizzare la ricchezza del messaggio della II Assemblea speciale dei vescovi
per l’Africa” che si è svolta ad ottobre in Vaticano, riferisce all'agenzia Misna
il giornalista congolese Aimé Dionzo. Durante la celebrazione per il 25° anniversario
della nascita dell’Aceac (3 Dicembre 1984) e il cinquantenario delle Conferenze episcopali
di Congo, Rwanda e Burundi, l’arcivescovo di Kinshasa, monsignor Laurent Monsengwo
Pasinya, ha sottolineato con forza : “Basta con violenze, guerre e stupri nei nostri
tre Paesi” dei Grandi Laghi. Il rappresentante di Benedetto XVI, il cardinale Godfief
Danneels, arcivescovo di Manilles-Bruxelles, ha presieduto la messa conclusiva e letto
il messaggio del Papa; “le Chiese della regione devono rileggere la loro storia comune,
dimenticare le pagine più buie e guardare insieme al futuro” ha detto nella sua omelia.
(R.P.)