Adottato il piano di azione di Cartagena per liberare il mondo dalle mine
Rwanda, Zambia, Albania e Grecia sono stati dichiarati Paesi liberi da mine. Con questo
annuncio si è chiusa a Cartagena, in Colombia, la II Conferenza di revisione del Trattato
di Ottawa per ma messa al bando di mine anti-uomo. Durante l’incontro, conclusosi
venerdì scorso, è stata anche approvata, da parte di 120 governi, l’adozione del piano
di azione di Cartagena. Tale piano – ricorda l’agenzia missionaria Misna – fissa gli
obiettivi da conseguire nei prossimi 5 anni per un mondo finalmente libero da mine
e da altri ordigni. E’ stata inoltre assicurata maggiore attenzione al recupero delle
vittime delle mine. Il loro destino è infatti spesso legato alla reale capacità del
Paese in cui vivono di far fronte a bisogni ed esigenze particolari. “L’assistenza
a chi è sopravvissuto all’esplosione di una mina - ha spiegato Sylvie Brigot, direttrice
della Campagna internazionale contro le mine (Icbl) – è l’ambito nel quale si sono
registrati i progressi meno evidenti”. In futuro – ha aggiunto la direttrice di Icbl
- sarà “l’alleanza tra governi e società civile a determinare il successo del Trattato”.
Hanno finora aderito al Trattato di Ottawa 156 Paesi. Non hanno ancora firmato, tra
gli altri, Stati Uniti, Cina, India, Russia e Pakistan. (A.L.)