Ad una coppia di volontari impegnati in Senegal la XVI edizione del Premio internazionale
Focsiv
Solidarietà, impegno allo sviluppo dei popoli del Sud del mondo e costruzione della
pace. Sono questi i valori che animano la XVI edizione del Premio Internazionale del
volontariato promosso dalla Focsiv. A ricevere il riconoscimento una coppia di giovani
volontari Cisv impegnati in progetti di cooperazione e sviluppo in Senegal. Il servizio
di Roberta Rizzo:
Sono in Africa
dal 2006. Entrambi impegnati in progetti di cooperazione e sviluppo in Senegal per
conto del Cisv, una Ong che promuove programmi di educazione e lotta alla povertà.
Nel Paese africano vivono e lavorano. E qui hanno scelto anche di celebrare le loro
nozze. Un legame spirituale in cui c’è molto di più dell’unione di un uomo con una
donna: nella regione occidentale di Louga, Marco è infatti responsabile del turismo
sostenibile. Venusia, invece, si occupa di micro-finanziamento e sostegno all’agricoltura
delle organizzazioni contadine senegalesi. Sono loro ad aver ricevuto il premio di
volontari internazionali 2009 quale esempio di sinergia che nasce laddove c’è integrazione
tra cooperazione internazionale e immigrazione, come spiega il direttore generale
della Focsiv, Sergio Marelli: “Pensiamo
che dopo tante parole dette sul nesso necessario tra immigrazione e cooperazione,
bisogna cominciare a fare delle cose, per cui abbiamo scelto, non senza difficoltà,
chi premiare tra i 450 progetti oggi in servizio nel mondo. Abbiamo scelto loro perché,
oltre che essere in Senegal, hanno concretamente coinvolto la comunità senegalese
che è a Torino. Gli immigrati sono una risorsa e lo dicono in tanti. Noi abbiamo provato
a concretizzare questa cosa”. Ma cosa significa, oggi, essere
un volontario? Marco Robella, operatore Cisv, vincitore del premio: “Rendere
questo tipo di lavoro più partecipativo, cercando di mettersi all’ascolto delle persone,
del proprio interlocutore, senza avere la prerogativa di andare in Africa per insegnare.
Il nostro ruolo è soprattutto quello di ascoltare i problemi, ascoltare la gente e
con loro cercare di risolverli, per quanto è possibile”. La
cooperazione oggi sta cambiando, gli immigrati sono una risorsa e possono diventare
motore di sviluppo del Paese da cui provengono. Ecco le parole dell'altra vincitrice
del premio, Venusia Govetto, volontaria Cisv: “Questi
Paesi sanno benissimo dove vogliono arrivare, che tipo di sviluppo vogliono. Quindi
ci vogliono degli operatori specializzati che riescano a percepire, ad ascoltare lì
dove lo sviluppo di quel Paese vuole andare e cercare di appoggiare queste dinamiche.
Non portare quindi assistenzialismo ma competenza”. Sono più
di mille i volontari internazionali Focsiv coinvolti in prima persona nella realizzazione
di progetti di sviluppo socio-sanitari e agricolo-formativi e di difesa dei diritti
umani.